Crema News - Venti di guerra sulla nostra Pasqua Don Natale con il Cristo delle vette

Cremasco, 20 aprile 2025

Domenica di Risurrezione C

La Parola: At 10,34.37-43 Sal 117 Col 3,1-4 Gv 20,1-9:

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,1 -9

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sa ppiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era gi unto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Parola del Signore.


(Don Natale Grassi Scalvini) Quest’anno il calendario ci propone di festeggiare la festa di Pasqua nella stessa data dei fratelli ortodossi. Poiché ne vediamo tanti nei nostri paesi e città possiamo essere certi che tanta gente oggi sarà in festa per la Pasqua cristiana. Non mancheranno tuttavia tanti che invece festeggeranno questa bella ‘festa di primavera’ senza tener alcun conto della motivazione religiosa che sta alla base di tutto questo, come se Cristo non fosse risorto.

Per me e per voi miei fedeli lettori e per tanti miei amici invece devo confermare che abbiamo proprio bisogno della festa di Pasqua e non possiamo farne a meno. Infatti non possiamo ignorare il fatto che il mondo in cui viviamo sembra travolto da venti di guerra sempre più forti e non appena nasce una speranza per uno spiraglio di pace subito qualche potente di turno si affretta a dire che non è ancora tempo di pace e serenità per milioni di uomini.

Anche nella nostra vita quotidiana poi non mancano problemi di incomprensione o dialogo in famiglia, come anche malattie più o meno gravi e lutti a volte davvero improvvisi e dolorosi, per cui la nostra sempre debole fede può ricevere scossoni forti e continui. Ecco perché abbiamo bisogno della Pasqua: per confermare innanzitutto la nostra fede, per rafforzarla e giungere così alla stessa affermazione dell’evangelista Giovanni che finalmente vide e credette.

Ma non è solo una questione di fede e di interiore convincimento della verità della risurrezione di Cristo, che è la conferma sicura della promessa futura del nostro destino personale di gloria, di noi che grazie al battesimo siamo stati incorporati nella chiesa, la comunità dei figli di Dio in cammino verso la pienezza del regno di Dio. Abbiamo bisogno della Pasqua anche per motivare e giustificare le nostre

opere quotidiane pensate e compiute per realizzare la volontà di Dio nella nostra vita.

Abbiamo appena ricordato nella celebrazione del Venerdì santo che l’obbedienza di Gesù al Padre gli è costata la vita, offerta per gli altri. Comprendiamo bene che adesso tocca a noi accogliere quotidianamente la volontà di Dio come indicazione concreta di parole e opere capaci di rendere presente il suo amore per tutti gli uomini. Qualsiasi nostra preghiera, anche il Padre nostro che possiamo recitare quotidianamente durante la giornata assume in questo periodo pasquale un significato molto più grande e impegnativo. Ogni parola di questa preghiera viene illuminata dalla risurrezione di Cristo e dalla sua presenza accanto a noi nella vita di ogni giorno.

Non possiamo pretendere che il nostro piccolo impegno di testimonianza e di coerenza cristiana possa cambiare istantaneamente il cuore di tante persone, magari nostri conoscenti o familiari, o addirittura figli e nipoti che non vivono più la Pasqua del Signore. Ma siamo certi che ogni nostra parola, atteggiamento e opera contribuisce a rendere sempre più religioso il nostro mondo, aiutando tutti a vedere oltre le cose una realtà ultima che da significato e valore anche alle nostre semplici vite umane.

Che sia una Buona Pasqua per tutti voi.