La composizione di Chiara Arturo
Castelleone, 02 dicembre 2025
(Gianluca Maestri) Si intitola Non riesco più a guardare il mare ed è un'installazione collettiva dell'artista Chiara Arturo. Lo scopo è quello di ridare significato a numeri che non vediamo più: quelli delle persone morte e disperse attraversando il mare nei viaggi della speranza
A proporla, sabato, alle 17, presso lo spazio espositivo del Teatro Leone, sarà il Cuamm - Medici con l’Africa di Cremona.
Artista e pubblico saranno i protagonisti di quest'azione di arte collettiva applicando le prime tessere di un'installazione, corrispondenti al numero di persone morte e disperse nel mar Mediterraneo nel 2024 e quest’anno.
A seguire, con inizio alle 18, nella sala conferenze al 1° piano del teatro, si terrà una riflessione sul tema Persone in movimento tra Africa e Europa: ricordo e denuncia nella rappresentazione artistica. Dopo i saluti dell’amministrazione comunale e di Donata Galloni del Gruppo Medici con l’Africa Cuamm Cremona, interverranno Patrizia Politi, medico del Gruppo Articolo 32 Cremona e cooperante Cuamm e Medici Senza Frontiere, e la stessa Chiara Arturo, con Beatrice Ponzoni, giornalista cremonese, in veste di moderatrice.
Dalle 19 alle 19.30 seconda parte dell’azione collettiva nello spazio espositivo, per continuare la composizione dell’installazione. L’azione corale proseguirà con l’artista anche domenica 7 e nei pomeriggi dell’intera settimana fino a domenica 14 dicembre.
Gli interventi del Cuamm in Africa sono a loro modo azioni corali in quanto possibili solo grazie alla partecipazione e al coinvolgimento di tanti qui in Italia che supportano il numeroso personale nei nove Paesi in cui quest’associazione è presente. In Africa, soprattutto in Etiopia, ed Uganda il Cuamm opera in campi profughi con centinaia di migliaia di migranti dai vicini paesi in guerra (l’80% dei migranti si ferma in Africa).
Con l’evento di quest’anno si vuole ricordare e dare visibilità a tutti i migranti che purtroppo trovano la morte nel Mediteranno e si vuole risvegliare il nostro senso di responsabilità individuale e collettiva al fine di evitare che questo mare continui ad essere un esteso e profondo cimitero. Un invito a riflettere e a realizzare insieme un’installazione formata da migliaia di piccole tessere: 2.573 immagini di mare, corrispondenti al numero di vittime accertate tra il 2024 e il 2025. Il gesto singolo di ognuno renderà visibile l’immensità di una tragedia che si ripete ogni giorno. Un impegno di testimonianza e di attivazione.