
Crema, 17 aprile 2025
"Cremona è il torrone e il torrone è Cremona. La ricetta è molto semplice: miele, mandorle, un po’ di zucchero, albume d’uovo e aromi".
È iniziato così l’intervento di Massimo Rivoltini alla conviviale di martedì del Rotary Club Crema.
Amministratore dell’omonima azienda fondata dal bisnonno e con sede a Vescovato, il relatore ha intrattenuto i presenti con un racconto che si è tramutato in un coinvolgente excursus storico-culturale legato al prodotto, ma anche in un peana all’imprenditorialità locale e alla qualità dei prodotti italiani.
Rivoltini ha illustrato le aree geografiche nazionali e straniere di produzione. Per ognuna ha precisato le caratteristiche specifiche del torrone confezionato, sottolineando pregi e difetti. Pleonastico precisarlo: quello di Cremona è il migliore.
Il torrone si differenzia in due varianti principali: quello friabile, fatto appunto con miele, zucchero e albume d’uovo, e quello morbido, che include anche cioccolato e altri ingredienti che ne rendono la consistenza più delicata.
Il torrone è uno dei dolci più antichi e amati in Italia e nel mondo. La prima documentazione del prodotto odierno risale al Medioevo. Non poteva mancare l’accenno al matrimonio tra Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza avvenuto a Cremona nel 1441 con un bacchetto nuziale durante il quale venne offerto torrone a forma torrazzo.
Il nome torrone deriva dal latino torrere, che significa tostare, in riferimento alla tostatura delle mandorle, processo assai importante per la qualità del prodotto. Anche se per i cremonesi è facile l’abbinamento torrone-torrazzo.
La ricetta del torrone ha attraversato i secoli, si è evoluta e adattata alle tradizioni locali.
Rivoltini ha illustrato la differenza tra torrone industriale e artigianale, come quello prodotto dalla sua azienda. Ha sottolineato l’importanza del tipo di miele impiegato, precisando che quello argentino è tra i più usati.
Non è mancato un accenno all’espressione menare il torrone per indicare un discorso prolisso e noioso. Deriva dalla pratica del passato di rimestare manualmente il torrone con una pala: 12 ore.
Prima di chiudere, i presenti hanno potuto assaggiare quattro tipi di torrone prodotti dalla Dolciaria Rivoltini: Classico alla mandorla, Tenero alla mandorla, Classico alla mandorla ricoperto di cioccolato fondente e Tenero pistacchio ricoperto di cioccolato fondente.
Un conviviale molto dolce, terminato con gli auguri di buona Pasqua del presidente Antonio Grassi.