Crema, 10 gennaio 2025
(Annalisa Andreini) Marco Polo, un grande viaggiatore che fa ancora sognare.
In questi giorni cade l'anniversario della morte di Marco Polo (08 gennaio 1324) , geografo veneziano e leggendario viaggiare, che ha creato un ponte tra occidente e oriente.
E Venezia ha dato il via alle celebrazioni per ricordare la sua morte con una serie di iniziative pubbliche scientifiche, culturali e letterarie per dare lustro al grande viaggiatore che ha aperto la strada verso l’Oriente grazie anche ai suoi diari.
La sua è la storia, ancora molto affascinante, di un viaggiatore curioso e meticoloso che, sia per via mare che per via terra, è riuscito a creare un rapporto molto forte tra le popolazioni occidentali e quelle orientali.
Un viaggio lungo vent’anni, che ha saputo andare al di là di ogni pregiudizio e che si rivela ancora oggi di grande attualità, soprattutto sulla capacità di dialogare con altre culture pur mantenendo la propria identità.
E la figura, riscoperta, di Marco Polo di aprire un nuovo varco è strettamente collegata a Crema. Se Venezia era un punto di potere politico anche Crema, che ha acquisito nel tempo una ruolo-chiave vitale nei commerci, si ritrova ancora oggi con gesti, ritualità e prodotti gastronomici che ricordano quell’epoca così fiorente.
E le spezie giocano davvero un ruolo vitale perché, una volta giunte in Europa, sono poi state utilizzate nelle preparazioni dolci e salate e in alcuni piatti poi entrati nella quotidianità.
Due esempi di questi percorsi del gusto densi di storia i tortelli cremaschi e il biscotto mostacchino, che al suo interno annovera ben sette spezie diverse in un incontro sinuoso e ben bilanciato: cannella, semi di coriandolo, noce moscata, chiodi di garofano, semi carvi, macis e anice stellato.