Dal territorio, 31 dicembre 2024
(Annalisa Andreini) Cotechino e Lenticchie: il classico di capodanno.
La tradizione vuole che sia presente sulle tavole della notte di San Silvestro, allo scoccare della mezzanotte.
Secondo alcune credenze popolari le lenticchie portano fortuna e prosperità economica, pensiero che risale ai tempi degli antichi Romani, a causa della loro forma simile a monetine. Ogni lenticchia rappresenta una moneta e quindi ricchezza e abbondanza economica.
E il cotechino?
Anche il maiale è simbolo di abbondanza: nella civiltà contadina è sempre stato considerato un animale preziosissimo. L’usanza di mangiarlo proprio a fine anno sembra essere legata al fatto che era questo il periodo in cui essi venivano macellati e si consumava la sua carne fresca
E, anche in questo caso, la prosperità è simboleggiata dall’abbondanza di grasso.
Ricetta
Utilizzare un cotechino fresco artigianale, risciacquarlo in acqua fredda, asciugarlo e poi bucherellarlo, avvolgerlo in un canovaccio e cuocerlo in acqua e alloro per almeno un paio d’ore.
Intanto tagliare a dadini carota, sedano e cipolla e farli appassire in un po’ d’olio evo, uno spicchio di aglio a piacere e qualche foglia di alloro. Aggiungere poi lenticchie e il concentrato di pomodoro, sfumare con un po’ di vino e continuare a stufare a fuoco basso bagnando con acqua bollente o brodo vegetale.
Intanto sgocciolare il cotechino, toglierlo dal canovaccio e spellarlo.
A questo punto non resta che impiattare e degustare.