Crema, 22 dicembre 2024

(Annalisa Andreini) Tempo di Natale, tempo di torrone.

Non un torrone qualunque, ma un torrone speciale: il Torrone cremasco Bandirali. 

Nato dall’idea di recuperare una memoria storica fatta di antiche ricette e antichi macchinari, scrupolosa cura nella scelta degli ingredienti e una grande passione. 

Il risultato finale è un prodotto dolciario di eccellenza, che rispecchia il territorio.

Le materie di base sono poche, semplici e genuine, come del resto accade con tutte le realizzazioni di valore: miele di acacia locale con elevate caratteristiche organolettiche, zucchero di canna, albume di uova fresche, ostie, bacche di vaniglia e mandorle coltivate con procedure tradizionali provenienti da un presidio Slow Food circoscritto nelle aree di Toritto.

Una sinergia fra gli ingredienti, che si unisce in modo equilibrato e in cui ben si sente il miele, proveniente da apicoltori del territorio.

La consistenza è piuttosto friabile ma la sua nota più caratteristica è nella forma: un panetto tondo fatto a mano avvolto da un nastro tricolore anziché la consueta rettangolare.

E qui sta racchiuso tutto il valore aggiunto dell’artigianalità.

Accanto a questa specialità cremasca si è aggiunto anche il Torrone Morbido alle mandorle nel classico formato a stecca.

La bellezza di questo torrone artigianale è proprio nei suoi gesti lenti e in un’antica torroniera in rame, che ha voluto portare avanti la produzione artigianale di un tempo proiettandola nel futuro.

Una chicca natalizia, che si trova nella nuova location di via Mazzini a Crema, è un delizioso pasticcino dedicato al torrone cremasco.

Ecco dunque la storia di una piccola magia, che sa trasportarci indietro nel tempo e nell’arte di un professionista come Mauro Bandirali( titolare della storica Gelateria cremasca di via Piacenza), che partendo dall’acquisto di una vecchia macchina si è dedicato alla ricerca e alla sperimentazione per unire al meglio quattro ingredienti.

Ed è proprio qui che si tocca con mano la mano sapiente dell’artigiano: un torrone duro al tatto ma che poi si sbriciola in bocca regalando sensazioni uniche.