Montodine, 28 ottobre 2025
(Annalisa Andreini) L'apinista cremasco Filippo Ruffoni è partito sabato scorso, dall’aeroporto di Malpensa, per tentare la scalata dell'Ama Dablam( 6812 metri), nel Nepal, insieme al team guidato dallo sherpa Chhongba Lama, punto di riferimento tra gli operatori nepalesi d’alta quota.
La montagna dell’Ama Dablam si trova a sud-est dell’Everest, è famosa per il suo profilo piramidale ed è considerata una delle montagne più tecniche dell’Himalaya orientale ( on difficoltà tra il campo 2 e il campo 3) ma anche una delle cime più iconiche e affascinanti.
Il percorso classico, secondo l’alpinista cremasco, è la salita in stile alpino lungo la via sud-ovest: un tragitto molto impegnativo con numerosi passaggi tecnici su roccia, ghiaccio e misto nonché tratti esposti su creste affilate e campi in quota.
Lo scalatore farà affidamento alle sue precedenti strategie di acclimatazione e alle esperienze in quota, in particolare l’ascensione al Mera Peak, cercando di ottimizzare i tempi di salita.
Oggi Filippo Ruffoni, che è in cammino verso l’Ama Dablam, ha comunicato il suo arrivo a Namche Bazar, la celebre cittadina himalayana nel cuore della valle del Khumbu: ”Questo luogo, sospeso tra cielo e montagne, rappresenta una tappa fondamentale nel percorso di acclimatazione che mi condurrà, nei prossimi giorni, al campo Bbase dell’Everest - ha dichiarato lo scalatore. - Un tuffo nella storia, nelle tradizioni e nello spirito di un popolo, che da sempre vive in simbiosi con le montagne. Un luogo che ispira e insegna.”
“L'obiettivo finale è la vetta dell’Ama Dablam, definita il Cervino del Nepal per la sua forma elegante e slanciata. Ho avuto la possibilità di visitare il Museo della cultura Sherpa e la fondazione The Tenzing Norgay Foundation, un luogo che custodisce la memoria, la spiritualità e il coraggio di questo popolo straordinario, che guarda costantemente al futuro del proprio territorio. Lo scambio di impressioni con gli Sherpa locali è stata un’esperienza profondamente toccante, che aggiunge significato e rispetto a ogni passo che compio lungo questi sentieri”.