Crema, 12 dicembre 2024
(Boris Parmigiani) Nell’ambito delle iniziative dedicate al Sabato del Museo, ha avuto luogo la conferenza sulla presentazione del volume Il Medagliere cremasco, aggiornamento 2023, dedicato al sesto centenario della Signoria dei Benzoni. Un evento reso possibile grazie alla collaborazione tra le diverse associazioni culturali cremasche: l’Araldo, l’Istituto Storico per il Risorgimento Italiano, l’Ordine di Tarantasio del Lago Gerundo e il Centro Culturale Collezionistico Cremasco Beppe Ermentini.
La conferenza è stata preceduta da una breve e significativa cerimonia, presso i chiostri del Centro culturale Sant’Agostino, al fine di evidenziare i lavori di restauro del busto conservativo di Francesco Sforza Benvenuti. Alla presenza di Francesca Benvenuti, pronipote di Francesco Sforza Benvenuti, Mario Cassi, presidente de l’Araldo, ha ringraziato Veronica Moruzzi, autrice dei lavori di restauro, giunti a compimento dopo ben 60 anni, grazie ai fondi raccolti dall’Araldo e da privati cittadini.
Mario Cassi ha ringraziato il pubblico e le istituzioni locali per la loro presenza, quindi Francesca Benvenuti, giornalista, ha narrato le vicissitudini della famiglia Benzoni. La casata si distinse nella storia di Crema già dai primi anni del Trecento, quale sostenitrice della parte guelfa ed oppositrice dei Visconti. I Benzoni furono acclamati Signori di Crema nel 1403, nell’ambito dei disordini scoppiati in seno al Ducato di Milano, con la morte di Gian Galeazzo Visconti: dopo un anno di lotte intestine, i guelfi guidati dai fratelli Paolo e Bartolomeo Benzoni trionfarono a Crema, cacciando i ghibellini con l’aiuto dei lodigiani. Paolo e Bartolomeo estesero il proprio dominio su Pandino e rafforzarono le difese della Signoria; morirono entrambi di peste nel 1405. I loro figli furono esclusi dalla successione e il potere passò a Giorgio Benzoni, uomo valente e astuto; egli temeva i ghibellini, li cacciò insieme ai guelfi, dando vita ad un ricambio totale nel potere politico. L’alleanza con Venezia ed i buoni legami con essa gli valsero la nomina a Patrizio, titolo che trasmise ai discendenti; contribuì, altresì, all’abbellimento degli edifici ecclesiastici. La Signoria dei Benzoni ebbe la facoltà, come poche Signorie dell'epoca, di battere moneta, nel XV secolo. A Giorgio Benzoni serviva denaro ed a tale scopo tassò pesantemente i cittadini. A Crema “fiorì” il credito e nel territorio cremasco regnarono prosperità e commercio. Nel 1414 Giorgio fu nominato, da Filippo Maria Visconti, Signore di Crema, Pandino, Misano e Agnadello, conseguendo lo stemma comitale per voto democratico, governando in piena autonomia Crema e Pandino. Nel 1700 i Benzoni si estinguono a Crema.
Mario Cassi, nel suo intervento, ha tenuto a precisare che l’aggiornamento del Medagliere cremasco si compone di due parti. Nella prima parte viene fatta menzione di persone quali la Prof.ssa Lidia Ceserani (1929-2022), studiosa e valorizzatrice del patrimonio culturale cremasco, la quale, dopo la scomparsa del marito, l'architetto Beppe Ermentini, contribuì alla nascita del circolo culturale collezionistico, a lui dedicato, unitamente alla stesura di articoli e pubblicazioni. In secondo luogo Gabriele Tadino, artigliere delle milizie veneziane, Cavaliere dell’Ordine di Malta, eroe della difesa di Rodi. Mario Cassi ha altresì illustrato, in maniera particolareggiata, le diverse tipologie di medaglie, nonché delle varianti che si sono succedute nel corso della storia. Franca Fantaguzzi, membro de l’Araldo, ex dipendente del Museo, ha trattato, nel suo successivo intervento, dell’Appendice cremasca, aggiornamento diretto a chiarire certi aspetti del Medagliere cremasco. A tal proposito, degne di menzione sono le medaglie celebrative del quinto centenario della fondazione del Castello Sforzesco di Soncino (1473-1973), dell’Associazione nazionale generi e trasmettitori d’Italia- sezione di Pandino - unitamente al Castello Visconteo, la medaglia del cinquantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale (1945-1995) la medaglia del quinto centenario della Battaglia di Agnadello (1509-2009) la medaglia commemorativa per le famiglie dei caduti nel primo conflitto mondiale (1915-1918).