Crema, 07 maggio 2025
Spennellare una statua per toglierle la polvere serve a poco o nulla, se in contemporanea non si utilizza un aspirapolvere a bassa potenza: le particelle infatti, una volta sollevate dalla statua andrebbero a depositarsi altrove. Pulire un pavimento in cocciopesto con un normale detersivo, a lungo andare rovina il materiale lapideo: molto meglio un tensioattivo non ionico, idrosolubile, com’è il Tween 20. E chi lo sapeva che anche solo sfiorare un antico dipinto con un piumino elettrostatico è operazione fondamentale per evitare o comunque ritardare sensibilmente il suo annerimento nel tempo? E’ quanto hanno iniziato a scoprire nel pomeriggio di ieri i ragazzi del Liceo artistico Bruno Munari di Crema, coinvolti in un progetto pilota, ideato dal Duomo, intitolato Un primo passo verso il restauro, e declinato nelle forme di alternanza scuola lavoro.
“L’iniziativa – spiega Marcello Palmieri, presidente del Consiglio di amministrazione della Cattedrale – declina simultaneamente due diverse istanze: migliorare le operazioni quotidiane di conservazione del monumento, le pulizie, in pratica, e rendere il Duomo un cantiere con il quale possano misurarsi i giovani della città, già impegnati in percorsi formativi di stampo artistico”.
Sono due studenti della terza C gli allievi di questo progetto pilota: ieri pomeriggio, chi è entrato in Cattedrale li ha visti con occhiali protettivi e guanti in lattice alle prese con acqua demineralizzata, panni in microfibra, aspiratori a bassa potenza e altri attrezzi specialistici. A guidarli, lo studio di restauro Dognini Rebecchi e Pasqui, messosi a disposizione gratuitamente per questa attività, insieme ai due tutor del progetto: Francesco Pavesi, da febbraio referente per l’area culturale della Cattedrale, e Nicole Spinelli, studentessa di restauro all’Accademia di Brera.
“Nei mesi scorsi – riprende Palmieri – abbiamo dedicato grande attenzione a interloquire con tutte le professionalità interessate da questo progetto, in primisrestauratori e Soprintendenza, per stilare un vademecum sperimentale che indicasse come effettuare le pulizie quotidiane del nostro edificio storico con i criteri del restauro. Oggi, possiamo dire di aver inaugurato un progetto pilota, senza eguali anche nelle province vicine, destinato a essere poi veicolato dall’Ufficio beni culturali della diocesi alle altre chiese del territorio”.
In questa prima fase, l’iniziativa sta coinvolgendo due studenti del Munari, per un totale di 20 ore, che si concluderanno l’8 luglio. Ai ragazzi, il progetto porterà preziose conoscenze e altrettanto importanti crediti formativi per la maturità. Le opere artistiche della Cattedrale, invece, beneficeranno di una nuova e più efficace prospettiva di conservazione nel tempo. Ma attenzione, questo non è l’unico progetto che impegna in Duomo i ragazzi del Munari. Altri sei studenti dell’Istituto stanno collaborando a un’ulteriore attività, sempre in regime di Pcto: l’accoglienza turistica dei visitatori, il sabato e la domenica. “La loro presenza è preziosa – sottolinea Palmieri, - mentre scoprono il nostro complesso monumentale, aiutano chi vi accede a sentirsi il benvenuto. E così, diventano ambasciatori non solo della Cattedrale, ma per essa anche della nostra città”.