Rivolta d’Adda, 18 ottobre 2025
(GLM) Cambia il regolamento delle borse di studio e in consiglio comunale scoppia la bagarre. Al gruppo di minoranza RivoltiAmo non sono piaciute le modifiche elaborate dalla commissione regolamenti proposte in aula dal vicesindaco Marianna Patrini.
La modifica più importante consiste nell’abolizione della soglia del valore Isee per la partecipazione al bando. Cambia anche il caso del pari merito, che si era verificato l’anno scorso: se due candidati ottengono lo stesso punteggio, la borsa di studio andrà a quello che al momento della presentazione della domanda risulterà essere più giovane e non più a quello con l’Isee più basso.
“Secondo noi – ha detto la consigliera comunale di minoranza Francesca Mapelli - per il pari merito sarebbe stato meglio mantenere il criterio dell’Isee”. Un’altra contestazione mossa dalla Mapelli riguarda il punto 7 dell’articolo 2: non si può partecipare al bando per la borsa di studio se si è ripetenti nell’anno in corso relativo alla richiesta di borsa di studio: “Nella vostra testa -ha proseguito la Mapelli- il concetto di merito lo confondete con l’infallibilità. Per voi i ragazzi non possono avere una fragilità. Voi dite: siete stati bocciati? Questa cosa la società non lo accetta. Voi promuovete l’esclusione, forse non ve ne rendete conto”.
“Parecchie segnalazioni – ha risposto Marianna Patrini - davano come indicazione quella di non agevolare sempre le situazioni di merito scolastico affiancate ad una fragilità economica. L’Isee è uno strumento di disuguaglianza, perché molti che non hanno motivo di compilarlo vengono esclusi da tutta una serie di agevolazioni. Vista l’indicazione di tavolo e consulte e vista l’esperienza di questi anni si è deciso di togliere l’Isee come criterio per l’assegnazione delle borse di studio. Non c’è nessun caso di esclusione sociale anzi, si includono nel bando persone che ad oggi non riescono ad accedere ad una serie di misure compensazione sociale perché non hanno l’Isee. Quindi, la soluzione proposta è quella del candidato più giovane”. La vicesindaco si è poi soffermata sulla questione ripetenti. “Rispetto a quello che per noi è il valore del merito non è una questione di mancato riconoscimento delle difficoltà che lo studente adolescente affronta nella sua crescita scolastica e di vita. Mi sembra proprio un voler classificare quella come un’età di quasi incapacità ad affrontare i problemi quando invece ci sono ragazzi che ci dimostrano che c’è una generazione che vuole emergere ed impegnarsi e che non ha voglia di vedere le ingiustizie sociali al contrario”.
Critico anche consigliere di minoranza Andrea Vergani “È allucinante penalizzare ragazzi che hanno vissuto un insuccesso scolastico”. Logico, al momento della votazione, il no della minoranza che secondo la maggioranza denota una spaccatura in RivoltiAmo: “In commissione regolamenti - ha precisato la Patrini a margine della seduta consiliare - la sua rappresentante (la capogruppo consiliare Elisabetta Nava) aveva espresso voto favorevole mentre in consiglio comunale (la Nava era assente alla seduta) la minoranza ha votato contro”.