Pieranica, 10 maggio 2025

(Gianluca Maestri) “Il tuo era un mondo senza ultimi. Grazie Maddy per avercelo fatto conoscere”.

Questa la frase impressa sulla targa che documenta l’intitolazione del parco giochi comunale, inclusivo, a Maria Maddalena - per tutti Maddy - Tassi, educatrice per professione e per vocazione e catechista in parrocchia, morta nell’aprile del 2021 all’età di 41 anni, vinta da un male incurabile.

Stamattina alle 10, alla presenza dei familiari della donna, delle autorità civili, del parroco don Piero Lunghi, dei rappresentanti delle forze dell’ordine e di un folto gruppo di cittadini, si è tenuta la cerimonia di dedicazione a Maddy della struttura di via Don Dominoni, presentata da Gianluca Savoldi.

Prima di benedire il parco e le persone presenti don Piero, che ha ricordato il periodo in cui, ogni sera, per telefono, dall’ospedale Maria Maddalena pregava assieme a lui, il parroco ha letto una preghiera per la comunità: “Perché altre persone come Maria Maddalena – ha specificato - siano attive nel fare comunità e nel fare servizio alla comunità e perché anche questo parco giochi sia luogo di incontro”.

Dopo la benedizione ci si è trasferiti sotto il portico della vicina scuola primaria per la presentazione di una serie di racconti, storie, testimonianze, immagini video in ricordo della Tassi. Il tutto inframezzato dalle canzoni di Giò Bressanelli. A parlare per primo è stato il sindaco di Pieranica Valter Raimondi: “Maddalena – ha detto - è stata una persona che si è donata con generosità al prossimo, nel nostro comune e ben oltre. Perfino durante le ferie sceglieva di mettersi a disposizione degli altri con una gentilezza e una disponibilità che le nascevano dal cuore. Ho avuto l’onore di lavorare con lei in Africa e di vederle brillare gli occhi mentre prendeva per mano i bambini. Maddalena ci ha lasciato un messaggio forte e chiaro: il bene è universale, va oltre le apparenze, si radica nella quotidianità e diventa testimonianza viva di un’etica civile condivisa. Persone come Maddy meritano di essere ricordate sempre perché il loro esempio è un faro, un invito concreto a essere migliori”.