Agnadello, 22 dicembre 2024

(Gianluca Maestri) È un viaggio fra sport e inclusione quello compiuto nei giorni scorsi dai ragazzi della scuola media Palmiro Premoli grazie a Sport e disabilità: oltre la scuola, un progetto proposto dall'associazione sportiva castelleonese Liberi e Forti che si è svolto durante le ore di educazione fisica sotto la guida della professoressa Vittoria Bellandi. L'obiettivo principale è stato quello di sensibilizzare gli studenti alla realtà vissuta dalle persone non vedenti ed ipovedenti attraverso una testimonianza diretta e attività pratiche. Un modo per far capire loro che con l’impegno, il coraggio e la solidarietà ogni limite può trasformarsi in una nuova opportunità.

Protagonista della giornata è stato Pierluigi Chiappetti, ipovedente, accompagnato dall’assistente e insegnante di danza, Valentina Abbondio, che ha raccontato la sua esperienza di vita quotidiana, spiegando come affronta sfide di ogni giorno. Durante il suo intervento in aula Pierluigi ha proposto un esercizio di ascolto attento, facendo indovinare ai ragazzi alcuni suoni e rumori per stimolare e sensibilizzare il loro udito. Successivamente li ha introdotti al linguaggio Braille, il sistema di scrittura e lettura per non vedenti. Gli studenti, con entusiasmo e curiosità, hanno provato a scrivere i propri nomi e le proprie passioni utilizzando delle apposite tavolette .

La seconda parte della lezione si è svolta in palestra, dove gli studenti hanno avuto l'opportunità di mettersi nei panni di una persona non vedente. Guidati da Valentina Abbondio, hanno svolto una serie di esercizi pratici: attività con la musica, esercizi a coppie per sviluppare la fiducia reciproca, giochi con la palla sonora e percorsi di orientamento spazio-temporale, tutte attività che hanno permesso ai ragazzi di riflettere su quanto sia fondamentale la percezione sensoriale e la collaborazione per superare gli ostacoli.

L'esperienza, accolta con grande partecipazione, ha lasciato un segno profondo nei ragazzi, stimolati a guardare oltre le apparenze e a comprendere meglio il mondo delle persone con disabilità visive.