Crema News - Agnadello - Non abbattete quei pini I pini marittimi di via Vailate. Saranno sostituiti con essenze locali

Agnadello, 31 ottobre 2025

(Gianluca Maestri) Va bene che non sono essenze locali ma sono pur sempre un suggestivo arredo urbano da preservare e non da eliminare. Così la pensa a proposito dei 19 pini marittimi di via Vailate il gruppo di minoranza Comune Democratico, contrario al loro abbattimento e alla loro sostituzione con essenze autoctone prevista dall’amministrazione nell’ambito della riqualificazione del piazzale antistante le scuole media e materna.

“Se non si effettuano manutenzioni periodiche degli asfalti come si è sempre fatto in passato, tranne gli ultimi sei anni, i danni causati dalle radici dei pini marittimi (nel caso agnadellese, manto stradale sollevato in più punti) diventano sempre più evidenti e mettono a rischio la sicurezza di chi transita nei paraggi” afferma Giovanni Calderara, capogruppo consiliare di Comune Democratico che aggiunge: “Se non ci fossero alternative anche noi potremmo rassegnarci all’inevitabilità dell’intervento drastico ma il contenimento dell’apparato radicale, anche di piante adulte, è possibile con interventi mirati, affidati a società competenti, avvalendosi magari della consulenza di associazioni no profit che operano nel settore. Che si debba provvedere alla manutenzione degli asfalti, completamente ignorata da sei anni a questa parte, è fuori dubbio. Che ingenti quantità di risorse pubbliche vengano impiegate per abbattere un patrimonio arboreo cresciuto in oltre cinquant’anni è secondo noi un delitto contro la natura, che andrebbe evitato”.

Per l’amministrazione è il sindaco Stefano Samarati a replicare.

“I pini marittimi di via Vailate, pur costituendo un elemento visivo piacevole, presentano da anni criticità strutturali e di sicurezza ormai non più gestibili con semplici interventi di manutenzione. Non si tratta di una decisione ideologica ma di una scelta tecnica e di responsabilità fondata su evidenze oggettive ed esperienze passate. Oggi con il progetto da 150.000 euro, intendiamo risolvere definitivamente una situazione che da troppo tempo viene rinviata. La sostituzione dei pini marittimi con essenze autoctone più idonee non rappresenta una perdita ma un investimento sul futuro: un arredo urbano più sicuro, sostenibile e coerente con il territorio lombardo, in linea colle buone pratiche ambientali moderne”.