
Soncino, 21 giugno 2025
(Gianluca Maestri) Restituire nuova vita e centralità ai luoghi sacri del borgo attraverso il linguaggio universale dell’arte, invitando i visitatori a un’esperienza intima, spirituale e percettiva. Questo l’obiettivo de L’emozione della Forma, la mostra di arte contemporanea promossa dalla parrocchia di Soncino guidata da don Giuseppe Nevi e curata dall’artista Vincenzo Marsiglia.
La mostra, che sarà inaugurata domenica 29 giugno alle 11.30, si articola in due sedi: il museo delle Campane, di recente restauro, e la chiesa di San Pietro Apostolo, entrambe nel cuore del centro storico. Le opere (sculture ed installazioni) saranno in dialogo con questi spazi carichi di storia e spiritualità, offrendo un’esperienza immersiva in cui la forma diventa veicolo di riflessione e ascolto.
Motivo ispiratore dell’iniziativa è anche la recente ristrutturazione del museo delle Campane situato presso la pieve di Santa Maria Assunta, a cura dell’architetto Elvira Ambrogi. Il museo, che conserva le antiche campane della chiesa, diventa così anche spazio di accoglienza per opere d’arte contemporanea, in un dialogo inedito tra memoria, materia e spiritualità.
«La forma –afferma Vincenzo Marsiglia– non si limita ad occupare uno spazio, ma lo abita, lo trasforma, gli dà significato. L’emozione della forma invita il visitatore a rallentare lo sguardo, a sostare, ad ascoltare. Ogni opera è una presenza che si offre lentamente, ognuna con il proprio respiro, ognuna capace di generare un’attenzione che va oltre il semplice vedere. Non è il soggetto a parlare, ma la forma stessa, il suo equilibrio interno, la sua logica, il modo in cui occupa o lascia lo spazio. La scultura, in questo contesto, non è solo oggetto; si fa gesto, pelle, eco che lascia emergere tracce, tensioni, riflessi».
“L’arte può essere un ponte –aggiunge don Giuseppe Nevi- che ci fa entrare in contatto con la verità, con la profondità dell’anima dell’essere umano. In particolare la ricerca artistica propria della contemporaneità fa sua questa aspirazione profonda che diventa, per l’oggi, una responsabilità. Infatti attraverso di essa il mistero dell’uomo si dipana davanti ai nostri occhi e l’espressione artistica ci invita a entrare in contatto con un oltre che ci vuole sempre incontrare. La nostra esposizione si colloca in questo contesto, mantenendo questa splendida vocazione dell’arte e della bellezza”.
“Nel contesto dell’antico borgo di Soncino, dove ad ogni passo riecheggia la storia, la contemporaneità si affaccia sul passato. Un dialogo condotto in punta di piedi, tra visioni, memorie ed inedite interpretazioni, che dà voce a nuove emozioni della forma” sottolinea Elvira Ambrogi, curatrice del progetto del museo delle Campane.
Nel museo delle Campane saranno esposte le opere Sarcopoterium di Antonio Barbieri, Estroversa di Rita Siragusa e Caduti di Oliviero Rainaldi mentre nella chiesa di San Pietro Apostolo troveranno spazio Disobbedienza e Predestinazione di Fabiola Porchi. L’emozione della Forma potrà essere visitata dal 29 giugno al 5 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 17.