Dal territorio, 13 giugno 2025
(Annalisa Andreini) I marubini, come non li avete mai visti.
È stata la proposta culinaria dello Chef Marco Prandini, anima creativa del Ristorante cremonese Quadrophenia che ha curato la cena di gala per lo spettacolo Orfeo ed Euridice che ha inaugurato il Monteverdi Festival presso il teatro Ponchielli mercoledì scorso.
Il menu di Chef Prandini prevedeva Flan di spinacino fresco con gamberi scottati, cacio, pepe e lime, battuta di manzo al coltello, miele di tartufo e zabaione salato e anche una novità, i marubini della Santa, con crema di peperone dolce e pesto di prezzemolo, che hanno destato molta curiosità.
Ma ancora più curiosa è stata la proposta del dessert, che lo chef ha creato in collaborazione con la pasticceria D’Elia di Cremona.
Anche qui i marubini, la pasta fresca tradizionale cremonese( una sfoglia sottile farcita con diversi tipi di carne e pistum, impasto di salame cremonese, parmigiano, uova e noce moscata), sono stati reinterpretati in versione dessert.
Non solo, sono stati serviti con un brodetto (ovviamente dolce, di vaniglia e caramello) per richiamare il piatto tipico della città, dal momento che i marubini sono serviti, anche nella presentazione, in brodo. Anzi, per la verità nei tre brodi, di gallina, maiale e manzo.
La ricetta tradizionale dei marubini infatti è stata depositata nel 2003 dall’Accademia Italiana della cucina.
Ecco che allora, nella splendida cornice del teatro Ponchielli, è stato proposto un dessert sui generis, che ha saputo unire con grande eleganza la tradizione e la curiosità di creare e azzardare.
I tre scrigni dolci, con tre colori diversi, nella forma hanno richiamato il marubino chiuso a mano: fondente e albicocca, bavarese e ananas e mela e anguria.