Ripalta Cremasca, 11 maggio 2025
(Annalisa Andreini) Trattoria Rosa Gialla: 32 anni di cucina appassionata.
Maggio è un mese speciale per il noto ristorante di Ripalta Nuova, che proprio in questi giorni ha festeggiato i 32 anni di attività.
Tutto è cominciato nel maggio 1993 grazie all’intraprendente patron Carlo Gatti, insieme alla moglie Rosangela e alla figlia Alessandra.
Inizialmente il locale si chiamava Trappolino, il cui nome deriva da una sorta di racconto curioso. Si vociferava che la vecchia trattoria intrappolasse le persone sulla strada da Crema verso Ripalta e non le facesse recare alla Santa Messa.
Fuor di metafora è da sempre un locale da sempre specializzato sui piatti di pesce e di un certo livello, alcuni dei quali sono ormai diventati storici: gamberi con foglie di patate, medaglione di tonno in crosta di pane panko pepato, crema di piselli e julienne di pomodoro confit, risotto asparagi di mare e calamari alla plancia e gocce di Gaeta.
E poi ancora spaghetti all’astice sgusciato, cruditè di pesce, astice alla catalana, ravioli di pesce (e non solo) preparati in casa.
Negli anni Novanta certamente uno dei pochi che offriva una proposta di pesce così di qualità.
È proprio in quegli anni ha ricevuto diversi premi, tra cui Forchetta d’oro nel ‘95 e Cuoco d’oro nel ‘94, ‘95, ‘96 e ‘97.
È stato anche tra i primi dieci locali selezionati della provincia di Cremona dal 2006 al 2012.
La cucina, dal 2006, è affidata alla mano della titolare Alessandra Gatti e dello chef Maurizio Piacentini.
I menu seguono l’avvicendarsi delle stagioni introducendo le primizie del momento, tra cui porcini e tartufi bianchi, e le proposte spaziano per accontentare i palati più curiosi.
Anche i dolci hanno il loro punto di forza per la loro fattura casalinga: da sempre molto apprezzati il tiramisù e il flan al cioccolato.
Importante la cantina con un ventaglio notevole di etichette e una selezione di bollicine della Franciacorta e di Champagne, sfavillanti protagoniste di svariate serate ed eventi di degustazioni. Qui la selezione dei vini italiani e stranieri è accompagnata da piatti preparati appositamente per apprezzarne al meglio il sapore.
Diversi anche i personaggi famosi, che hanno degustato i loro piatti: katia Ricciarelli, Pippo Franco, Enzo Iacchetti, Roberto Baggio, Giobbe Covatta
La scelta, quindi, di una cucina non tradizionale nel territorio cremasco anche se non manca il piatto più emblematico di Crema: il tortello cremasco, preparato secondo la ricetta canonica.
La loro filosofia è racchiusa nel selezionare con cura la materia prima e sollecitare poi le emozioni di chi gusta i piatti attraverso la creatività.