Camisano, 19 aprile 2025

(Annalisa Andreini) Ecco a voi il Pan di Crema: la novità della Pasqua 2025.

L’artefice di questa creazione è il giovane Giacomo Manfredi, panificatore, che da quasi un anno ormai ha aperto, a Camisano, un micro laboratorio di panificazione con una particolare attenzione alla scelta delle materie prime. 

Stagionalità, cura nelle fasi di lavorazione ma anche la scelta precisa di collaborare con altre realtà territoriali: queste sono i suoi punti di forza.

Insieme ad un altro valore importante: lievito madre e le lunghe lievitazioni.

Del resto, il pane realizzato in casa ha sempre un’anima speciale.

In questa settimana pasquale, oltre alle proposte di pane bianco (con farina 0 e farina integrale), pane di farro (con farro monococco integrale e farina tipo 2) e grano duro (con semola di grano duro e farina tipo 2) ecco comparire il Pan di Crema.

Un vero e proprio omaggio al territorio cremasco: un pane gustoso realizzato con farina tipo 2, farina 0, lievito madre e due formaggi cremaschi, il Bella Lodi, dal gusto deciso e inconfondibile e il Salva Cremasco Dop, morbido e avvolgente.

Il sapore aromatico e intenso del formaggio a pasta bianca compatta e friabile donerà vitalità alla pagnotta.

È un pane pensato per stare al centro della tavola pasquale: perfetto con il Salame Nobile Cremasco ma si sposa bene anche con alcuni pesci affumicati, come salmone e trota.

Un antipasto che saprà dare un’emozione diversa: in cottura infatti i formaggi sprigionano tutto il loro profumo e si fondono nell’impasto, facendo assaporare una mollica umida, fragrante e piena di gusto. La crosta è piuttosto croccante, leggermente brunita, con un profumo che sa di buono e di festa, ideale per essere anche bruschettata.

Come è venuta l’idea di questo pane?

Dalle torte (pizze) al formaggio e dalle cresce, che si preparano in Umbria e nelle Marche durante il periodo pasquale e si condividono in famiglia, a partire dalla colazione del giorno di Pasqua, insieme alle uova sode e al salame. Un pane creato per celebrare la rinascita e l’arrivo della primavera, accanto al simbolo religioso della resurrezione di Gesù.

In sostituzione dei classici Parmigiano e Pecorino Giacomo ha scelto due formaggi emblematici del territorio cremasco.

Il risultato è davvero una piacevole scoperta.