Ripalta Cremasca, 21 aprile 2025
(Annalisa Andreini)
Il sapore della tradizione, ma con un occhio sempre aperto al futuro.
Un punto di riferimento per gli amanti della buona tavola.
Stiamo parlando della Trattoria Via Vai, locale storico immerso nella campagna cremasca, in quel di Bolzone, con una cucina legata alla grande esperienza dello chef Stefano Fagioli, un percorso più che trentennale, con alcuni piatti fedeli alla tradizione ma anche con un tocco di modernità.
In questi giorni di festa, lui, oste di lunga data e la sua giovane brigata, con la mano sicura di due chef talentuosi, Andrea Agosti e Nicolò Pozzoli, oltre che della figlia Delia Fagioli, che si occupa di gestire la sala e la proposta dei vini di una cantina notevole, hanno lanciato un menu degustazione interessante.
Si comincia con una nota tipicamente cremasca, la frittata di luartìs, che ci parla subito del legame profondo col territorio, accompagnata da una maionese agli agrumi.
Ecco poi una pasta fresca, una costante della cucina: ravioli realizzati a mano ripieni con erbe selvatiche di campo, per esaltare le risorse della campagna, conditi con salsa di pomodoro crudo e una pioggia di ricotta salata. Come secondo piatto un piatto bresciano, il manzo all’olio con purè di patate e, per chiudere in bellezza, una ganache al cioccolato fondente con salsa alle fragole.
La qualità e il rispetto delle materie prime si valorizza in alcuni “classici di gusto”.
Un’interessante opportunità è il menu di asporto per le giornate di festa.
Fra gli antipasti, oltre a uno sformato di asparagi con una fonduta di Grana Padano, alcuni pezzi forti, ricercati anche da turisti e visitatori: il Salame Nobile Cremasco, accompagnato dalla giardiniera di produzione propria e poi ancora il paté di fegato d’oca (una peculiarità della trattoria, un prodotto artigianale che riflette la dedizione culinaria cremasca) e l’immancabile Salva cremasco Dop stagionato 10 mesi.
E, per terminare, una golosità: la panna cotta con salsa di fragole.
Una chicca molto apprezzata: il tiramisù di Sabbiosa, al posto dei classici savoiardi.
Tradizione sì, ma anche gusto contemporaneo.