Crema News - Pandino - Quando la matematica è un'opinione Erica Zaneboni e Federica Galasi, le duellanti

Pandino, 09 gennaio 2025

(Gianluca Maestri) Sforbiciata dell’amministrazione comunale nei confronti del diritto allo studio 2024-2025. L’accusa è del gruppo di minoranza consiliare Uniamo Pandino, nella persona della consigliera Erica Zaneboni. Accusa subito rispedita al mittente dall’assessore all’istruzione Federica Galasi.

“Rispetto al precedente piano per il diritto allo studio – spiega la Zaneboni, - nel nuovo sono stati tagliati 13.500 euro per le scuole del comune di Pandino, i 5000 euro per lo sportello psicologico sono stati ridotti di 500 euro, non sono più previsti i 3000 euro per l’inclusione scolastica e anche i contributi per le scuole locali sono stati ridotti: 5000 euro in meno per le scuole statali dell’istituto comprensivo visconteo e altrettanti in meno per la scuola paritaria Calleri Gamondi. Numeri che dimostrano una scarsa attenzione da parte dell’amministrazione del sindaco Piergiacomo Bonaventi verso l’istruzione, cosa che è dimostrata anche dalla gestione del consiglio comunale di fine novembre, dove il piano per il diritto allo studio è stato messo come ultimo punto della seduta di dicembre, esposto dopo la mezzanotte e fatto in 28 minuti da parte dell’assessore all’istruzione Federica Galasi. Un’attenzione nulla da parte della maggioranza”.

La Galasi smentisce. “Dopo l’esposizione del piano per il diritto allo studio nella seduta consiliare del 27 novembre –afferma - la consigliera Zaneboni si è rivolta alla maggioranza, in particolare all’assessore di riferimento, complimentandosi per il lavoro svolto e riconoscendo un’attenzione maggiore verso la scuola. A distanza di neanche due mesi la sua posizione è radicalmente cambiata e ora afferma l’esatto contrario”.

Secondo l’assessore quando Erica Zaneboni dice che il contributo del comune per il sostegno all’istruzione: “Omette di considerare gli altri quadri economici del piano per il diritto allo studio che, nel loro insieme, mostrano un aumento complessivo della spesa comunale per le scuole”. “Non è vero – aggiunge l’esponente della giunta Bonaventi - che sono stati sottratti fondi alle scuole ma le risorse sono state rimodulate. La spesa complessiva per l’anno scolastico in corso, come si può evincere dal quadro economico finale, è di 1.028.497 euro rispetto ai 702.487 euro del precedente piano”.

Quanto alla collocazione del piano per il diritto allo studio in fondo all’ordine del giorno del consiglio comunale, la Galasi ricorda: “I punti relativi ai servizi sociali e all’istruzione sono sempre posti fra gli ultimi, per consentire la presenza di personale tecnico necessario per altri punti. E comunque – conclude - la discussione sul piano è durata oltre un’ora”.