Chieve, 31 luglio 2025 

(Annalisa Andreini)  È cominciata questa settimana la vacanza comunitaria organizzata dalla parrocchia di Chieve a Imer, Valle di Primiero, in Trentino Alto Adige.

Un tuffo nella natura ma anche nella riflessione e nel senso di essere comunità.

Quanti ragazzi e adulti stanno partecipando alla vacanza?

“Sono 12 minori e 36 adulti - ha dichiarato il parroco don Ernesto Mariconti. - Sono tutti volontari dal momento che è un’esperienza di condivisione. Ciascuno, a turno, si occupa di servizi diversi durante la settimana: preparare i panini per il pranzo, la colazione, preparare e sparecchiare, cucinare la sera, lavare i piatti, organizzare le attività e le escursioni del giorno successivo”. 

È il secondo anno che la proponete?

“È il secondo anno dopo la ripresa post Covid, che aveva interrotto una bella e consolidata tradizione della parrocchia”. 

Come sono organizzate le giornate?

“Escursioni, passeggiate, gite, momenti di condivisione, visite ai paesi vicino. Inoltre seguiamo le attività culturali della zona e liberamente ciascuno partecipa alle attività proposte. Essendo un’esperienza proposta dalla parrocchia non mancano momenti di riflessione e preghiera come la Santa Messa quotidiana”. 

Sono presenti degli educatori?

“Sì, è particolarmente significativa la presenza degli educatori della società sportiva Oratorio Chieve. Durante l’anno la nostra sindaco Orietta Berti (che ha raggiunto il gruppo a metà settimana) ha individuato e verificato di persona la struttura che ci sta ospitando e ha mantenuto costantemente i contatti con i gestori”. 

È un momento importante per la comunità?

“La vacanza comunitaria è un momento importante della comunità perché consolida rapporti, valorizza i talenti di ciascuno e mette in luce la bellezza del prenderci cura uno dell’altro”.