Dal territorio, 13 dicembre 2024
(Annalisa Andreini) “Innovare sempre”: questo era uno degli insegnamenti del celebre pasticciere Vincenzo Santoro, che si è spento per un malore improvviso a 72 anni lasciando un vuoto enorme.
È noto da sempre come fondatore della Pasticceria Martesana di Milano, divenuta poi Bottega Storica nel 2019.
Originario della Puglia, Santoro raggiunge la città meneghina giovanissimo e apre la sua prima pasticceria in via Cagliero nel 1966.
Da lì inizia un lungo percorso teso alla continua ricerca: l’artigianalità si accosta a una prospettiva più a lungo termine, in cui la pasticceria assume le caratteristiche di un vero e proprio linguaggio universale.
E, su questa scia di infinite dolcezze in divenire, dal 2015 al 2024 il team Martesana ha aperto ben cinque altre pasticcerie (l’ultima a Como).
Famoso per i suoi modi di fare gentili ed empatici, è ricordato con particolare affetto da quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzarne professionalità e fantasia creativa, tra cui anche la giovane pasticciera cremasca Elisa Tomasini.
Prestigiosi anche i tanti riconoscimenti ottenuti negli anni. Fra tutti la creazione, nel 1986, della torta commemorativa del Duomo di Milano, che poi ebbe un importante riconoscimento internazionale, e il premio come miglior panettone classico d’Italia nell’ambito della competizione Artisti del Panettone del 2020.
Un maestro pasticciere d’altri tempi per tecnica e passione, formatore talentuoso di tanti giovani e soprattutto creatore di un’alta pasticceria, che lascerà sicuramente il segno nel futuro.
Ora questo futuro è tra le mani e le idee creative dei tanti pasticcieri, che sono sono cresciuti alla sua scuola diventando professionisti qualificati, tra i quali Domenico Di Clemente( executive pastry chef del marchio) e Davide Comaschi.