
Casaletto Vaprio, 07 maggio 2020
“Riaprite i centri diurni per disabili”. L’appello, indirizzato alla Regione, è di Orietta Premazzi, di Casaletto Vaprio, madre di Gabriele, ventitrenne disabile frequentante il centro diurno per disabili di Fiesco gestito dalla cooperativa “Lo Scricciolo”. “I CDD –racconta Orietta- sono rimasti aperti quando la percentuale di contagio era altissima, tanto che io ho tenuto Gabriele a casa per precauzione. Poi li hanno chiusi ed ora che è scattata la fase 2 sono ancora tali, nonostante sull’ultimo DPCM ci sia scritto che possono aprire. ATS e Comunità Sociale Cremasca stanno ancora spettando le direttive della Regione che non arrivano”. Intanto a casa la situazione di Gabriele, e di tanti come lui, non è delle più rosee. “Mio figlio –continua la Premazzi- passa dal divano al letto e viceversa. Se lo porto fuori si agita e s’innervosisce e non posso portarlo da un medico a fare una visita privata perché sono ancora chiusi. I genitori degli utenti del centro diurno di Fiesco, dove va lui, sono tutti disperati come me. La Regione deve capire che un centro diurno per un ragazzo disabile è un luogo dove trova un ambiente sicuro e familiare”. Orietta ha provato a contattare la Regione per telefono. “I numeri di riferimento –precisa- non rispondono, così come non risponde la Lega per di diritti delle persone con disabilità. Devo contattare il prefetto di Cremona? Sono disposta a farlo. Intanto ho provato a contattare il leader della Lega Matteo Salvini, scrivendogli sulla sua pagina facebook. Vediamo se almeno lui mi risponde”.
Nella foto, Orietta Premazzi e suo figlio Gabriele