Spino d'Adda, 04 luglio 2021
Lunedì 12 luglio, alle 21, in Cascina Carlotta, si terrà un’assemblea pubblica di presentazione del progetto della Rsa in via Ungaretti. Intanto i due candidati alla carica di sindaco dicono la loro su quest’opera. Enzo Galbiati, vicesindaco e candidato alla carica di primo cittadino per il gruppo di maggioranza uscente, annuncia la conclusione positiva a breve della trattativa con la proprietà dell’area interessata. “La proprietà, in aggiunta a questa struttura –dice- dovrà costruire e cedere al comune un centro diurno e ampliare la seconda palazzina del centro sociale inserendo un ascensore atteso da anni. In questo modo possiamo assolvere alle numerose richieste dei nostri cittadini che necessitano di questi servizi. Con quest’opera la nostra amministrazione aggiunge un altro importante tassello al suo operato, mantenendo tutte le promesse del programma elettorale”.
Paolo Riccaboni, leader dell’opposizione e candidato sindaco di Spino Futura: “Come per il tempio crematorio, Spino si trova di fronte a un colpo di mano da rigettare senza se e senza ma”. Riccaboni contesta il mancato coinvolgimento e del gruppo di minoranza e dei cittadini: “Ci sarà –afferma- una presentazione pubblica. Ma sarà una semplice presa d’atto d’una decisione unilaterale imposta”. Quanto alla prevista struttura, Riccaboni la definisce “Un mostro conficcato nel cuore del paese”. “L’amministrazione –prosegue- rinuncia a piazza, parcheggi e funzioni pubbliche, mercato, a opere per quasi due milioni; concede e rinuncia anche ai costi di costruzione. Un altro regalo da almeno mezzo milione di euro. Un permesso di costruire in deroga al piano di governo del territorio”. Riccaboni rigetta anche lo standard qualitativo del centro diurno per anziani. “Invece di realizzare gli edifici pubblici (sale per giovani, ambulatori, servizi sociali, auditorium, terrazze fruibili) il privato realizzerà un edificio di certo minore rilevanza e valore sul terreno pubblico del cortile del centro sociale senza cedere un metro ed annientando il boschetto della cui ombra e del cui fresco oggi godono i residenti. Residenti che, da me interpellati, ma non dall’amministrazione, non vorrebbero invece perdere. Ma ovviamente a questa amministrazione non interessa”.
Nelle foto, Riccaboni e Galbiati