Vailate, 22 dicembre 2020

Stop al presepe vivente. Dopo trent’anni consecutivi la Sacra Rappresentazione salta, cancellata a causa del Covid. Impossibile, in questa situazione, anche lontanamente pensare ad una manifestazione con quasi duecento figuranti e con il pubblico attorno. Così il gruppo parrocchiale che dall’anno scorso ha raccolto il testimone dalla disciolta associazione “Amici del presepe vivente” come organizzatore dell’evento, ha deciso di annullare l’edizione 2020. Come simbolo del presepe vivente rimane quest’anno la capanna della Natività, allestita in piazza Della Chiesa da alcuni volontari con il benestare del parroco don Natalino Tibaldini. Era il pomeriggio del 26 dicembre 1990 quando il presepe vivente di Vailate andò in scena per la prima volta, sotto una leggera nevicata, su iniziativa di un gruppo di persone facenti capo alla maestra Mariuccia Grassi che negli anni a venire si sarebbe costituito in associazione. Solo una volta, nel 2013, il presepe non si svolse nel giorno canonico di Santo Stefano ma nel pomeriggio di domenica 29 dicembre: venne rinviato perché il forte vento della notte precedente aveva danneggiato alcune scene. Nel 2004 la “Prime Time Promotions srl”, agenzia di pubbliche relazioni di Roma, lo scelse come uno dei più bei presepi viventi d’Italia inserendolo nel proprio “Vademecum del Natale”, una guida sulle manifestazioni natalizie in Italia. 


Nelle foto, il presepe dello scorso anno