Rubbiano, 19 dicembre 2025
E’ grande la felicità del parroco don Ezio Neotti per il finanziamento Cariplo di 86mila euro appena concesso, che permette di realizzare il progetto di restauro completo della parrocchiale del paese. Questi soldi vanno ad aggiungersi ai 180mila euro destinati dalla Conferenza episcopale e per completare l'opera ne mancano circa 50mila, cifra che metterà a disposizione la curia.
Non si sa chi fu il progettista della chiesa di S. Maria Maddalena Penitente, che fu costruita da maestranze locali, ma sappiamo che nelle località di Rubbiano, Piazzano (paese ora scomparso) e Credera c'era un possedimento territoriale della grande Abbazia di Abbadia Cerreto. Una chiesa esisteva già a Rubbiano dal 1584, l’attuale parrocchiale che fu costruita tra il 1657 e il 1670 e fu definitivamente separata dalla parrocchia di Credera, per decreto del vicario capitolare di Crema Antonio Obizzi, il 15 luglio 1679. Nel 1686 il giuspatronato della parrocchia di Rubbiano spettava ancora all’Abbazia di Cerreto, che lo mantenne sino alla sua soppressione, alla fine del 1700. La chiesa, che fu allungata di una campata nel 1908, ha un sagrato ridotto, che non permette la visione della semplice facciata. Nella nicchia centrale del prospetto è inserita una statua in cotto raffigurante la Madonna con Bambino, opera preziosa del plastificatore cremasco Giovanni de’ Fondulis, padre di Agostino, anch’egli insigne plastificatore - suo il compianto di Palazzo Pignano - ma anche architetto che collaborò con Bramante, Leonardo e Donatello e a Crema progettò la ex Chiesa di S. Maria Maddalena e S. Spirito nel 1520.
Al suo interno la parrocchiale ha cappelle con altari importanti dedicati a S. Maria Maddalena, titolare della chiesa, alla Madonna del Rosario e alla Crocifissione. Gli altari di queste due ultime Cappelle hanno un paliotto decorato con fregi e cornici mistilinee in scagliola, provenienti dall’antica chiesa di Piazzano.
La parrocchia di Rubbiano, con l’ultimo importante contributo della Fondazione Cariplo di Milano, oltre al finanziamento della Cei (8x1000), già attenuto e al contributo in conto capitale del Codice Beni Culturali della Soprintendenza di Mantova, può indire la gara d’appalto per i restauri conservativi della chiesa, del campanile e di installare il nuovo impianto di riscaldamento. Il progetto dell’architetto Magda Franzoni, con la collaborazione dell’Ingegner Massimo Bacchetta per il consolidamento della sagrestia ha ottenuto l’autorizzazione ai lavori dalla soprintendenza, oltre che l’approvazione delle commissioni affari economici della parrocchia e della diocesi e commissione di Arte sacra della diocesi. Le procedure di invio ai vari enti del progetto di restauro conservativo dell’architetto Franzoni hanno avuto la puntuale collaborazione degli uffici della curia, che ha proceduto a inoltrare i numerosi documenti di richieste, in particolar modo con l’operato di Luca Uberti Foppa. Il parroco don Ezio ringrazia gli enti benefattori, ma anche i parrocchiani che da tempo si adoperano per la raccolta fondi per la loro chiesa, scrigno di fede e d’arte.