Rivolta d’Adda, 16 marzo 2025 

(Gianluca Maestri) Una mostra di disegni in ricordo di Luigi Sala a dieci anni dalla sua scomparsa. Inaugurata ieri mattina, trova posto (fino a fine settimana) in una delle sale dell’oratorio Sant’Alberto e nasce su iniziativa di Marika Bensi, l’insegnante di arte della locale scuola media Dalmazio Birago che ha chiesto ai suoi alunni di interpretare con un disegno uno dei racconti che Luigi scrisse nel periodo della sua malattia, un tumore al pancreas che se lo portò via nel giorno del suo 48° compleanno. 

Colpito dalla malattia Luigi, iniziò a scrivere e contestualmente promosse una raccolta fondi a favore della ricerca dell’ospedale San Raffaele sul tumore del pancreas chiamandola My Everest perché lui, da sempre volontario in oratorio, era un grande appassionato di montagna. In suo ricordo la moglie Monica Rozzoni e i figli Luca e Chiara hanno trasformato quell’iniziativa in un’associazione che continua tutt’oggi la raccolta di fondi (siamo a decine di migliaia di euro), sempre con destinazione Ospedale San Raffaele di Milano. Ebbe quindi ragione Luigi stesso quando disse a sua moglie, a proposito del suo progetto: “Vedrai che confusione metterò in piedi. Per un bel po’ di anni avrete da fare”.

“È molto bello ed emozionante - ha detto ieri mattina Monica, circondata dai ragazzi della Birago e davanti agli oltre cento elaborati in esposizione - cogliere l’affetto che in molti ancora provano per Luigi. E penso sia proprio vero che la nostra vita, quella di Luigi, sopravviva alla fine del corpo e continui a esistere, a rinnovarsi, a restare sempre qualcosa di nuovo come è per il seme che, solamente morendo, porta frutto. Il prezioso sostegno, a volte anonimo e la vicinanza di molti ci aiutano non solo a far conoscere la sua testimonianza e i suoi ideali ma a continuare quel progetto My Everest che mio marito ha voluto; un sogno che è diventato un raggio di luce e di speranza per molti ammalati”.