Castelleone, 15 marzo 2025
(Gianluca Maestri) C’era il pienone giovedì pomeriggio nella sede della Late, la Libera Associazione Terza Età di Castelleone, per C’era una volta il falò, iniziativa dedicata al falò di San Giuseppe, una delle più antiche e sentite tradizioni cittadine che tornerà mercoledì prossimo con il suo significato di simbolico addio alla brutta stagione che ci lascia per la primavera.
Ma andiamo per ordine, cominciando dall’evento organizzato dalla Late in collaborazione con Foto Rizzotti di Matteo Rizzotti.
“Sono stati proiettati due filmati - racconta Antonietta Pedrinazzi, presidente della Late, - uno rielaborato da Matteo Rizzotti e relativo alle immagini in bianco e nero, girate e commentate da Giuseppe Pandini sui falò degli anni ’60 e ’70, un altro realizzato direttamente da Foto Rizzotti con il suo drone sul falò dello scorso anno. L’iniziativa ha avuto un grande riscontro perché questa è una tradizione molto sentita da noi, capace di unire generazioni di castelleonesi”.
Mercoledì sera, nel giorno della memoria liturgica di San Giuseppe, il falò illuminerà anche quest’anno (il terzo consecutivo dopo lo stop dovuto agli anni del Covid e dell’immediato post-Covid) il cielo di Castelleone.
Alle 20,45 verrà celebrata una messa in chiesa parrocchiale. A seguire, processione con la statua di San Giuseppe verso la chiesa dedicata al santo, accompagnata dalla banda musicale. Nel momento in cui la statua uscirà dalla parrocchiale il gruppo Amici del Falò provvederà all’accensione del falò con tutti gli accorgimenti presi con la polizia locale e i competenti uffici comunali.