Crema, 17 febbraio 2024

Il ponte di via Cadorna continua a far discutere, come è giusto che sia, vista la prospettiva della sua chiusura per un anno che l'amministrazione comunale ha recentemente comunicato.

Oltre alla raccolta firme che il nostro giornale ha da tempo messo in atto (e che sta per arrivare al traguardo delle mille adesioni), ieri mattina presso il ponte Forza Italia ha raccolto firme per trovare soluzioni meno devastanti per i quartieri di Castelnuovo e S. Bernardino oltre che per tutta la parte nord del cremasco che confluisce a Crema e utilizza questo ponte per entrare in città, rilanciando la necessità che il ponte resti aperto con il senso unico alternato durante i lavori, ipotesi che era in campo prima dell'arrivo della società che ha presentato l'attuale programma. In una mattinata sono state raccolte 105 firme che saranno presentate al sindaco.

Abbiamo seguito e riferito delle due assemblee, a Castelnuovo martedì e a S. Bernardino giovedì, dove il sindaco e gli ingegneri hanno spiegato quel che si deve fare e come si deve fare.

Molte le perplessità emerse da queste due assemblee, simili tra loro e che hanno messo in evidenza la preoccupazione della gente, ma non la rassegnazione a quanto viene proposto.

DI seguito quel che si deve mettere in atto per evitare disastri per i commercianti della zona e disagi inenarrabili per la gente che utilizza questo ponte quotidianamente.

Se la società MTS Engineering di Lecco ipotizza di chiudere il ponte per un anno, è necessario chiedere un secondo parere ad altra società per verificare se la chiusura totale del ponte e la durante monstre dei lavori siano condizione imprescindibile.

Ma prima di questo riteniamo sia necessario coinvolgere di nuovo la Soprintendenza. Il ponte va rifatto ex novo per evitare un lavoro certosino e lunghissimo ma che non dà garanzie di continuità: tra pochi anni si dovrà di nuovo mettere mano a riparazioni. Se il punto è mettere in atto una riparazione che conservi l'estetica del ponte, se ne rifaccia uno nuovo simile.

Assoluta necessità del ponte provvisorio. Impossibile chiedere a parte della città e dell'utenza che viene da nord di passare da via Libero Comune. Il ponte provvisorio, il bailey, lo fa una società di ingegneria di Brescia che si è dichiarata disponibile a verificare la fattibilità con un sopralluogo da eseguire in pochi giorni e poi farà presente che cosa si deve fare e in quanto tempo. Si potrebbe sentire anche il Genio pontieri che st a Cremona e che ha messo in piedi il ponte provvisorio sull'Adda a Montodine, che è rimasto attivo per dodici anni. Ma il ponte provvisorio si deve fare.

Infine, la gara d'appalto che il comune intende fare a inviti. Strada giusta, ma sbagliato indicare il termine lavori in dodici mesi. E' invece necessario trovare aziende che possano fare il lavoro in sei mesi, ditte importanti che abbiano maestranze capaci di lavorare celermente e bene. Qualsiasi azienda, a fronte di una bugdet di 1.5 milioni di euro, preferisce portare a casa i soldi in sei mesi piuttosto che in un anno.


Firma la petizione contro la chiusura di un anno del ponte di via Cadorna cliccate su questo link