Crema, 30 dicembre 2025
(Annalisa Andreini) Come festeggiare il Capodanno?
La tendenza di quest’anno non è il ristorante, ma il cenone tra amici, in casa.
A differenza del giorno di Natale, in cui si sceglie più volentieri il ristorante, per l’ultimo dell’anno si ha voglia di meno formalismi.
Nel territorio alcuni ristoranti sono addirittura chiusi per il Capodanno, altri invece (non molti per la verità) presentano la proposta di un menù alla carta oppure il classico cenone. Diversi i locali di Crema e di paesi limitrofi che offrono il brindisi accompagnato da qualche stuzzicheria.
Si difendono bene anche le gastronomie e le piccole botteghe (per esempio a Offanengo e a Pandino) che sfoggiano menu da asporto molto invitanti, tra cui il sontuoso panettone gastronomico.
Per gli indecisi alla ricerca di una location da affittare c’è qualche possibilità, tra cui il Buddha Bar di Paola Fumagalli a Vailate.
Per chi decide, invece, di trascorrerlo in casa, tra amici, ecco qualche spunto tra tradizione e innovazione.
Se si vuole stare su un menu di pesce, ecco i crostini di Pan di zucca con mousse di rana pescatrice baccalà mantecato e crema di melagrana, tagliolini di pasta fresca al nero di seppia con fonduta di Salva Cremasco, rombo al forno con salsa agli agrumi e mandorle tostate.
Invece, per i classici piatti di carne non può mancare il raffinato filetto alla Wellington o una tacchinella con uvetta e castagne caramellate.
Come primi piatti, oltre ai classici tortelli cremaschi, anche dei ravioli con patate, brasato e nocciole sono la novità di quest’anno ma non potranno mancare i timballi di pasta (quest’anno anche con i tortellini bolognesi per omaggiare la cucina italiana) o le tradizionali crespelle, magari condite con una besciamella agrumata per cambiare un po’.
Immancabile il cotechino con le lenticchie sia nella versione classica che in una delle tante rivisitate, anche con un tono più green, servito in un cestino verde, come ha proposto il ristorante Rosetta di Capergnanica.
E per il dolce?
La moda di quest’anno impone la zuppa inglese, servita nelle sfere scenografiche di vetro, gli zuccotti e il grande ritorno della Torta Saint Honorè ma per chi non volesse cimentarsi in dolci complessi diverse pasticcerie cremasche di sono lanciate in proposte nuove, per dare un tocco di luce alla tavola di Capodanno.
La pasticceria Grello di via Mazzini sta sfornando in questi giorni la sua Veneziana, da accompagnare alla crema preferita, il pasticcere Roberto Denti di via XX Settembre la Torta 2026: un sofficissimo Pan di Spagna farcito con crema al cioccolato e cremino alla nocciola, con decorazioni di cioccolato.
La giovane pasticcera Elisa Tomasini di Dolce Torte ( piazza Marconi) ha pensato ad una stupenda ed elegante Saint Honorè 20..26, “Dolce Capodanno”: base di pasta sfoglia, pan di Spagna farcito con crema pasticcera, pasticcera al cioccolato e composta di lampone. In superficie gli immancabili bignè farciti (di colore rosso) intervallati dalla golosa panna montata.
Saint Honorè anche per la pasticceria Plizzari di Montodine, con luccicanti bignè al cioccolato vestiti a festa, perfetti per una serata speciale.