Crema, 07 ottobre 2024
Con ancora vivo l’entusiasmo per la recente esperienza Erasmus che ha consentito a un gruppo di studenti stranieri di visitare la nostra città guidati dai pari età frequentanti lo Sraffa, la scuola diretta da Roberta Di Paolantonio è protagonista anche nell’innovazione in cucina. Proseguono infatti gli investimenti nell’ambito della digitalizzazione e del miglioramento delle dotazioni laboratori ali che ormai caratterizzato le due sedi della scuola.
Questa volta a essere interessati da una serie di investimenti sono stati i laboratori utilizzati dagli studenti dell’indirizzo enogastronomico in via Dogali, nell’ambito di finanziamenti statali ed europei. In particolare grazie a fondi Pnrr la scuola diretta ha avuto la possibilità di dotarsi di stampanti 3D alimentari di ultima generazione, impiegate proprio per approfondire le tecniche e le caratteristiche della stampa alimentare. Per fare questo oltre a stampante e attrezzature serve anche la formazione. Per questo, grazie a uno dei percorsi del Pnrr Dispersione, per tutto il mese di ottobre, nell’ambito un progetto di stampa 3D alimentare, proseguiranno gli incontri pomeridiani che coinvolgono gli studenti in una parte teorica e in una pratica, guidati dal docente esperto Fabrizio Tiriticco e dal tutor Ferdinando Sapienza. Nella parte teorica saranno approfonditi l’uso di appositi programmi che consentono il disegno tridimensionale, in maniera da avvicinare gli studenti a questi argomenti facendo capire loro come usare le stampanti 3D in dotazione (la Wiibox sweethin e la Procusini), nonché le possibilità offerte dalla scannerizzazione delle figure da poter poi realizzare.
Tra le particolarità di questo progetto unico in regione – informano i professori Tiriticco e Sapienza – c’è una nuova visione di cucina e sala bar: “Una nuova strada per le nostre esercitazioni di laboratorio, che partendo dalle considerazioni che stanno alla base dell’HACCP alimentare, portano alla produzione di pezzi unici, senza però ricorrere all’uso di stampi in silicone. C’è tanto ancora da studiare per tutti, però si parte da qui per presentare ai ragazzi qualcosa di veramente innovativo in questo settore, concentrando l’attenzione proprio sull’utilizzo della stampante 3D – concludono i due docenti – ad esempio, per realizzare in pasticceria soggetti unici da utilizzare come decorazione, anche per bevande e caffetteria”.