Crema, 26 febbraio 2024
In due sale gremite del Ristorante Il Ridottino in città si è svolta la serata di Interclub che ha visto riuniti il Rotary Club Cremasco San Marco, l’Inner Wheel Crema e il Rotaract Terre Cremasche. Il presidente Sandro Zambelli, insieme alla presidente Rosangela Ogliari Badessi e al presidente Mario Alessio Benelli, ha fatto gli onori di casa per una serata davvero interessante e coinvolgente.
La conviviale si è aperta con la spillatura di un nuovo socio per il Rotary Cremasco San Marco: le fila del club di allargano con l’ingresso di Enrico Zecchino.
La serata ha visto poi come protagonista la scienziata e ricercatrice di fama mondiale Alessandra Balduini che è stata presentata e accompagnata dalla professoressa Enrica Tira. Alessandra Balduini, cremonese di nascita ma milanese e soprattutto americana di adozione, lavora tra Milano e Boston, medico e professore ordinario di Biochimica Clinica presso il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Pavia, dal 2007 dirige un gruppo di ricerca che studia i meccanismi base dell’emopoiesi (formazione e maturazione degli elementi corpuscolati del sangue, ovvero il processo di produzione delle cellule del sangue a partire dai loro precursoriì) ed è Visiting Professor al Department of Biomedical Engineering dell’Università di Boston. È qui che cominciato a usare la seta come biomateriale per sviluppare un modello 3D per mimare il midollo osseo e studiare la formazione delle piastrine. La dottoressa Balduini ha raccontato le sue ricerche e i suoi studi con un entusiasmo e un’energia davvero coinvolgente, con un linguaggio semplice e immediato che lascia trasparire l’amore per la ricerca.
Abbiamo chiesto a lei che insegna tutti i giorni ai ragazzi, quale significato abbia oggi l’università. Un mondo che deve stare al passo con i ragazzi, che non deve più insegnare tanto le nozioni, di cui i ragazzi sono sommersi da molteplici canali, ma deve dare ai giovani il metodo per selezionare le nozioni corrette, quelle importanti e degne di essere seguite e studiate. L’Università può dare tanto ai giovani, ma soprattutto deve saperli ascoltare e renderli protagonisti.