Dal territorio, 14 maggio 2024
Si dice che innamorarsi in età avanzata ti faccia combinare disastri. Sarà di questo parere la persona alla quale il giudice ha vietato di avvicinare una giovane donna, i suoi familiari e le sue amiche perché la sua presenza era diventata persecutoria e molto, molto molesta.
La vicenda ha luogo a Cremona, dove due anni e mezzo fa una persona ingaggia una giovane per svolgere dei lavori. Dopo qualche mese però la giovane lascia l'incarico in quanto non arriva un'assunzione. Lo scorso anno l'uomo si fa vivo, avvicinandola e confessandole il suo innamoramento. Lei, spaventata per la notevole differenza di età, rifiuta le avances, ma mantiene l'amicizia, in quanto questa persona le riferisce di essere malata. Chiarisce comunque che tra loro non può esserci nulla di più di una sincera amicizia. L'uomo accetta ma il rapporto diventa subito tossico. Lui si dimostra geloso, la chiama molte volte al telefono, contatta le amiche per sapere le sue frequentazioni. Fin tanto che la ragazza decide di troncare tutto, ma lui non accetta e lei si vede costretta a rivolgersi ai carabinieri, ai quali racconta tutto.
Tenuto conto delle continue molestie telefoniche, ingiurie, minacce, pedinamenti e appostamenti, il giudice ha imposto all’uomo di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla ragazza e dalle amiche e di non comunicare con loro in nessun modo; inoltre l'anziano si dovrà presentare tutti i giorni ai carabinieri, in modo che il controllo nei sui confronti sia più efficace.