Foto esemplificativa
Dal territorio, 22 ottobre 2024
Perché?
Una domanda alla quale l'ex di turno non ha avuto risposte e, siccome si è dimostrato troppo insistente, ieri è stato condannato a due anni di prigione, pena sospesa. Emblematico il commento della mamma della ragazza pressata per troppo tempo dall'ex: "Ragazzo conosciuto via Fb, una leggerezza che a mia figlia è servita da lezione. A noi interessava che lui venisse punito per quel che ha fatto".
E che cosa ha fatto questo ragazzo che aveva intrapreso una relazione, nata in Fb, con una ragazza minorenne, cinque anni fa?
La questione nasce quando lui, all'epoca 26enne, va in vacanza e riceve un messaggio dal suo amato bene, di 17 anni: "Ti mollo". Così, senza una spiegazione. Lui non ci sta e chiede ragione di questa decisione. Un po' troppo insistentemente, con 200 messaggi, alcuni dei quali davvero troppo in là. Così a mano a mano che il giovane non riceveva risposte, dalle richieste si è passati alle minacce: ti rigo l'auto, mi rifaccio sui tuoi animali, divulgo foto compromettenti. E a quel punto la giovane, spaventata si confida con la madre, la quale passa al contrattacco e denuncia.
Ieri in tribunale la vicenda viene ripercorsa. per la difesa il giovane voleva solo capire il perché di una decisione inattesa e improvvisa; per il pm, invece, quel ragazzo si è trasformato in uno stalker. Per questo il pubblico ministero ha chiesto una condanna a un anno e sei mesi.
"Ho perso la testa", ha ammesso il giovane, ma il giudice lo ha condannato ugualmente: due anni di prigione, pena sospesa.
