Soncino, 26 luglio 2024

(Gianluca Maestri) Parte il restauro dell’antico organo della pieve di Santa Maria Assunta.

Sono almeno quindici anni che il pregiato Bernasconi del 1886 non suona più e ce ne vorranno circa tre per vederlo di nuovo al suo posto e in piena efficienza ma l’operazione è cominciata. Se ne occupa la casa organaria soncinese di Ugo Cremonesi che in periodo pre-covid aveva già restaurato l’organo della chiesa locale di San Giacomo.

“Lo strumento è sano - spiega il parroco don Giuseppe Nevi - e verrà riportato all’origine. La chiusura dei lavori è prevista per il 2027. Occorreranno 300mila euro di cui 100mila finanziati dalla Cei con i fondi dell’8 per mille e il resto da fondi parrocchiali. Ci sono già persone e ditte che hanno espresso la volontà di contribuire alle spese”.

“L’organo è un Bernasconi del 1886, con le canne centrali che risalgono ad un Serassi del 1770” afferma Ugo Cremonesi che aggiunge: “Questo è classificato come organo monumentale, con tre tastiere con pedaliera e quasi 3000 canne. Praticamente raccoglie tre strumenti in uno. Nel corso della sua storia ha subito un piccolo intervento di riforma ai primi del novecento. La cosa positiva è che è tutto ripristinabile. È vero che non suona oramai da molti anni e che necessita di un restauro integrale ma è stato mantenuto discretamente”.

L’opera di restauro è cominciata con lo smontaggio delle prime canne anche se lo smontaggio completo dello strumento è previsto a partire da settembre.