Vailate, 16 gennaio 2021

Hanno resistito al lockdown, hanno provato a riaprire in estate, hanno dovuto richiudere con la seconda ondata e adesso sono costrette ad alzare bandiera bianca. Sara Marzagalli e Bianca Pisani, titolari della ludoteca “Baby Shuttle”, hanno deciso di chiudere. Impossibile lavorare con le attuali disposizioni anti-contagio da coronavirus: in ludoteca potrebbero entrare solo piccoli gruppi di bambini e questi gruppi dovrebbero essere sempre gli stessi. Impossibile garantirlo. A ciò si aggiunge il mancato accordo fra Sara e Bianca e la Società Umanitaria di Milano, proprietaria del complesso dell’ex convento di Santa Maria delle Grazie dove aveva sede il “Baby Shuttle”. “Con l’affitto e la rata del mutuo acceso per l’acquisto delle attrezzature e degli arredi –spiega Sara- le spese sono pari a 2.000 euro, che non riusciamo a coprire. Dobbiamo chiudere”. Vailate perde un servizio attivo da quattro anni, che via via si era fatto apprezzare per la competenza e la professionalità delle due operatrici: la ludoteca ospitava giochi liberi, laboratori, corsi, post-scuola, feste di compleanno, feste di vario genere ed il gettonatissimo centro estivo. La Società Umanitaria, invece, si ritrova con dei locali vuoti ed un presidio in meno all’interno dell’ex convento, il cui parco non sempre è ben frequentato. La Marzagalli e la Pisani hanno ricevuto e stanno ricevendo decine di attestazioni di stima e di vicinanza da parte dei genitori. Qualcuno, nell’ottobre scorso, aveva anche promosso una raccolta di firme solidale a favore del “Baby Shuttle” totalizzando 170 sottoscrizioni. Non è detto che non tornino perché se Bianca ora continua la sua professione di educatrice presso l’asilo nido “Le Coccinelle”, anch’esso insediato nell’ex convento, e Sara sta lavorando con la casa editrice Usborne, l’intenzione di entrambe è di riaprire, un giorno, la loro ludoteca. “Vediamo come va la pandemia –sottolinea Bianca- dopodiché potremo pensare di riaprire, magari altrove. Intanto ringraziamo sia i genitori per il sostegno morale che ci stanno dando che il Comune, che ha provato a mediare con la Società Umanitaria e ci ha dato una mano portando in piazzola ecologica tutto il materiale della ludoteca che non era più utilizzabile”. 


Nella foto, la ludoteca e le due proprietarie