Crema, 05 novembre 2024

(Valentina Ricciuti) 22 milioni di investimento con una produzione di 50 milioni di pezzi. Ben 5000 metri di impiantistica interamente made in italy dedicata alla produzione di profumi in cui verranno impiegati 100 nuovi lavoratori. Questi i numeri che descrivono la nuova Ancorotti Perfumes di Crema.

"Ho voluto un'azienda al massimo livello - commenta soddisfatto il senatore Renato Ancorotti - sia in termini produttivi che di sicurezza per i nostri collaboratori. Ho fatto tutto questo in un tempo record di sette mesi e senza costruire un metro cubo in più: ho voluto guarire una ferita urbanistica (gli stabilimenti dell'ex Olivetti, ndr) creando un luogo di occupazione d'eccellenza". 

Quest'anno Ancorotti cosmetics ha registrato un fatturato di 160 milioni grazie al lavoro dei suoi 500 dipendenti.

Il nuovo stabilimento appena inaugurato ha una produzione massima di 40mila litri giornalieri di profumo (10mila litri per turno di lavoro). I vari brand che si avvalgono delle linee produttive di Ancorotti sono Moschino, Enrico Coveri, Versace, Missoni e Michael Kors, solo per citarne alcuni.

Le essenze vengono caricate In 4 tank da 10mila litri e sciolte con l'alcol. Il prodotto viene lasciato mixare e poi trasferito in altrettanti serbatoi per la macerazione che dura da 7 a 21 giorni, come da disciplinare. In seguito il prodotto viene raffreddato (0-4°C), filtrato e poi si aggiungono il colorante, i filtri solari e altre materie prime, come da ricetta. Dopo una delicata fase di controllo qualità, segue il trasferimento all'unità di stoccaggio e alle linee di imbottigliamento. 

Presenti all'inaugurazione diverse figure istituzionali, tra cui il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida: "Realtà come questa sono importanti per il Paese poiché sono in grado di esportare ed essere presenti sul mercato a livello internazionale. Come governo puntiamo alla crescita e vogliamo investire sugli imprenditori che, come Ancorotti sanno produrre e hanno la propensione nel farlo. Come ministro dell'agricoltura mi sto occupando di catene di approvvigionamento a basso costo (per esempio in Egitto per la filiera di erbe officinali) in modo che non crolli tutto alla prima crisi internazionale. Basta guardare una cartina per rendersi conto che la nostra penisola è fuori mercato per quanto riguarda la quantità di prodotto ma siamo imbattibili sulla qualità. Questa azienda è la prova che noi italiani siamo una superpotenza della qualità".