Crema News - Vaiano - Una casa, una famiglia Una casa dove abitare (Immagine IA)

Vaiano Cremasco, 22 ottobre 2025

(Annalisa Andreini) C'è una famiglia in difficoltà che rischia di finire per strada e il comune interviene e risolve la situazione.

Stiamo parlando del caso, delicato, di una famiglia residente a Vaiano Cremasco, che da più di un anno aveva richiesto una casa popolare.

Una coppia di cittadini, di origine tunisina, che vive qui da tempo, con figli minori a carico (che frequentano le scuole in paese) e una difficile situazione economica, aveva chiesto aiuto ai servizi sociali.

Purtroppo la lista di attesa per ottenere un alloggio alle Case Aler è sempre più lunga (nel territorio cremasco nel corso di quest’anno sono oltre cinquecento le domande di alloggio pervenute ma disattese) e la famiglia non era riuscita a rientrare tra i nuclei assegnatari di alloggi. 

A questo punto ha preso in mano la situazione il vice sindaco Palmiro Angelo Bibiani, che ha anche la delega per il sociale e ha cercato una soluzione per evitare la separazione della famiglia: “Le opzioni possibili - ha ricordato Bibiani - erano due: o lo sfratto esecutivo (e questo avrebbe significato dividere madre e i bambini, che si sarebbero dovuti trasferire in una comunità, dal padre) oppure una soluzione alternativa, riconfermando un alloggio in loco. E, come amministrazione, abbiamo scelto l’opzione migliore in termini di sicurezza. Ci siamo mossi nel totale silenzio, vista la delicatezza della situazione e siamo riusciti a trovare una soluzione". 

Così il comune, guidato dal sindaco Graziano Baldassarre, ha dato a disposizione della famiglia un appartamento di proprietà dell’amministrazione, con una assegnazione dell’immobile per altri 12 mesi a fronte di un canone mensile calmierato e basato sul reddito della famiglia.

Lo sfratto esecutivo dalla casa di residenza risaliva all’autunno 2024 e subito il nucleo familiare aveva partecipato al bando di edilizia pubblica entrando in graduatoria ma senza alcun riscontro concreto. Idem anche per la richiesta all’Aler, inoltrata dall’amministrazione comunale un anno fa.

“Visti i ripetuti tentativi di trovare un alloggio senza risultati - conclude Bibiani - abbiamo deciso di prolungare di un anno la disponibilità dell’alloggio comunale in attesa di una soluzione definitiva e a lungo termine”.