Crema News - Bagnolo - In's aperto

Bagnolo Cremasco, 22 ottobre 2025 

(Annalisa Andreini) Da ex fabbrica a supermercato.

Inaugurazione, oggi, per un nuovo supermercato In’s, laddove sorgeva la storica fabbrica Baer, in via Leonardo Da Vinci 66, di proprietà della famiglia Erba-Marangoni, di componentistica per biciclette.

È per questa mattina alle 8 il taglio ufficiale del nastro e l’inaugurazione con una cerimonia molto attesa, che tornerà a far rivivere un luogo, che per anni ha visto alternarsi volti e fatiche e soprattutto l’anima della storia, che ora potrà continuare anche per il futuro. 

Una fabbrica, che è stata per tanto tempo un punto di riferimento importante per il paese e che aveva un legame significativo tra la famiglia dei titolari e i dipendenti, tant’è che molti di loro hanno dichiarato la loro presenza all’inaugurazione, con particolare emozione.

A sancire questo profondo legame tra passato e futuro sarà la targa affissa all’ingresso del nuovo supermercato, proprio per suggellare un passato ancora vivo nella memoria di tutti e che ora potrà riprendere vita, anche se in una forma diversa:” In questo luogo risiedono la storia e i valori della nostra famiglia, qui rivivono i ricordi di chi l’ha vissuto, da qui passeranno gli amici e la storia sarà per sempre”. Sotto le firme di Giorgina Erba e di Tiziana e Roberto Marangoni.

La cerimonia della riconversione dello stabile, che inizierà alle 8, vedrà la presenza di oltre una ventina di ex dipendenti, legati al filo dei ricordi, dopodiché si apriranno le porte scorrevoli del nuovo supermercato.

La vecchia fabbrica era sorta nel lontano 1969, quando la famiglia Erba- Marangoni aveva deciso di spostare la produzione di componentistica per biciclette da Milano a Bagnolo in pieno boom economico, tant’è che l’azienda diventa quasi subito un centro rilevante per tutto il tessuto produttivo cremasco. Il vertice era stato raggiunto negli anni Cinquanta con oltre 50 dipendenti e diverse commesse. Poi, una serie di fattori concatenati ne hanno causato la chiusura, tra cui la globalizzazione e i mutamenti repentini del mercato.

Ma quel grande capannone rimasto vuoto per anni e danneggiato seriamente dalla grandinata del 2023 non poteva restare abbandonato e chiuso per sempre. Non poteva morire, perché aveva ancora tanto di sé da raccontare.