Crema News - Rivolta d'Adda - Stretta contro l'evasione fiscale L'assessore al bilancio Vincenzo Puma durante la sua relazione

Rivolta d’Adda, 28 novembre 2025

(Gianluca Maestri) Fanno 690mila euro.

Questa la somma complessiva che il comune di Rivolta conta di incamerare nel triennio 2026-2028 dal recupero dell’evasione di Imu e Tari non pagate. A occuparsene non è una ditta esterna ma è il comune stesso, attraverso il proprio ufficio tributi.

Di questo argomento ha parlato l’assessore di competenza, Vincenzo Puma, durante il consiglio comunale di lunedì sera, convocato per la presentazione del nuovo bilancio di previsione 2026-2028 dell’ente con sede in piazza Vittorio Emanuele II che verrà approvato entro fine anno (trattandosi di presentazione, non c’è stata discussione, rimandata alla seduta in cui il bilancio sarà votato).

Nello specifico, è previsto che il recupero delle tasse non pagate porti nelle casse municipali 220mila euro nel 2026, 250mila euro nel 2027 e ancora 220mila euro nel 2028.

“È un’azione che qualifica un’amministrazione seria – ha detto Puma - perché è giusto che chi non paga venga non dico perseguitato ma chiamato a rispondere al proprio dovere di cittadino, anche perché la stragrande maggioranza dei rivoltani paga le tasse ed è giusto che l’amministrazione comunale faccia questo tipo di controlli sull’evasione dei tributi. La stessa attenzione verrà prestata ai servizi a domanda individuale. Gli importi in questo caso sono minimi ma se ci sono famiglie che sono in difficoltà nel pagare si può andare loro incontro, magari con rateizzazioni di quanto dovuto”.

"Per i servizi a domanda individuale – ha precisato la vicesindaco Marianna Patrini a margine della seduta consiliare - faremo una verifica delle partite non riscosse a partire dal 2022”.