
Pandino, 04 settembre 2025
(Gianluca Maestri) È il sindaco Piergiacomo Bonaventi a replicare al video del leader dell’opposizione Luigi Galimberti diffuso ieri sui social nel quale il capogruppo di Uniamo Pandino evidenzia diverse problematiche del paese imputabili, a suo avviso, a chi sta guidando il comune.
Bonaventi parte dalla questione-tasse: “È facile –dice- fare propaganda contro le tasse ma chi ha responsabilità amministrative sa bene che senza queste entrate non esisterebbe alcuna possibilità di rispondere ai bisogni della collettività. Le tasse non finiscono nelle tasche degli amministratori. Il gesto con cui nel video Galimberti ha voluto insinuarlo non è stato solo imbarazzante ma anche offensivo e fuori luogo in un confronto civile”.
Il primo cittadino continua soffermandosi sull’accusa di disinteresse per il sociale: “I dati dimostrano esattamente il contrario. Nei bilanci comunali, discussi e approvati più volte in consiglio, la voce relativa alle politiche sociali (insieme ad Asm) rappresenta la spesa più consistente dell’intero bilancio comunale”.
Per quanto riguarda le altre osservazioni del leader della minoranza Bonaventi replica punto per punto: “L’intervento sulla segnaletica stradale –prosegue- è una programmazione che si ripete annualmente. Non si tratta di una mancanza ma di una pianificazione regolare che tiene conto di criteri tecnici. Sui cimiteri abbiamo investito 250.000 euro per la rimozione dell’amianto e la realizzazione di una nuova copertura. Dal prossimo gennaio i cimiteri torneranno direttamente in capo al comune il che significa restituire all’ente la piena responsabilità di luoghi che hanno un valore non solo pratico ma anche affettivo ed identitario per i cittadini. Oggi Galimberti chiede interventi ma quando in consiglio comunale si trattava di assumere la decisione fondamentale per tornare a occuparci direttamente dei cimiteri ha scelto di opporsi votando contro. Attualmente i cimiteri non sono in capo al comune (ma all’Asm Pandino) tuttavia il capogruppo di minoranza sembra imputi all’ente la responsabilità della loro trascuratezza. Allora perché votare contro all’atto che ci permetterà di tornare ad esserne i diretti gestori? Alla luce di tutto questo –conclude Bonaventi- invitiamo l’opposizione ad un confronto serio, fondato sui dati e sugli atti amministrativi e non su video polemici o campagne social”.