Dal territorio, 08 settembre 2025
(Annalisa Andreini) Festa del Moscato di Scanzo 2025: un successo annunciato e tra gli abbinamenti proposti spunta anche il biscotto Mostaccino.
Record di presenze, anche quest’anno, per la Festa del Moscato di Scanzo, giunta alla sua 17a edizione e conclusasi ieri.
Un programma ricchissimo di degustazioni, spettacoli e musica ha accompagnato i numerosi visitatori da tutte le province lombarde, tra cui Cremona e anche da fuori Regione.
La festa, dedicata a uno dei vini passiti più preziosi d’Italia, la più piccola DOGC, dimostra tutta la passione dei viticoltori della zona di Scanzorosciate, sulle colline bergamasche, per un prodotto di altissima qualità.
È un vino rosso rubino dal colore intenso, piuttosto complesso all’olfatto, con diversi sentori che tendono ad evolversi durante l’invecchiamento. Si passa dai frutti (prugna, frutti rossi, amarena, ciliegia) ai fiori, come la rosa canina, alle erbe aromatiche, tra cui la salvia, fino ad arrivare alle note del cioccolato. Viene prodotto al 100% con uve Moscato di Scanzo, a bacca rossa molto profumata dai piccoli grappoli allungati e con piccoli acini, resa particolare dal microclima locale e dal Sass di Luna, la formazione calcarea che conferisce mineralità al terreno.
La sua particolarità?
Durante la vendemmia l’uva viene raccolta manualmente e riposta in cassette, eliminando tutti gli acini rovinati prima di cominciare la fase delicata dell’appassimento, che richiede cura e pazienza.
Come abbinarlo?
È un vino da meditazione, corposo, vellutato ed elegante.
Si abbina con formaggi erborinati, pasticceria secca e alcuni cioccolati fondenti ma negli ultimi anni si sono tentati anche altri accostamenti, anche inediti, come alcune arrosti.
Il Moscato di Scanzo è stato spesso ospite a Crema, durante il festival I Mondi di Carta, in cui è stato abbinato al Salva Cremasco, al Salame Nobile Cremasco e al biscotto Mostaccino.