Crema, 11 dicembre 2024
"Siamo qui per dire, come Italia Viva, la nostra riguardo il sottopasso di Santa Maria e lo facciamo facendoci assistere, come sempre, dal nostro architetto Enzo Bettinelli, stimato professionista cittadino che è stato oggetto recentemente insieme a noi di parole improvvide".
Parla il consigliere di minoranza Simone Beretta che, due giorni prima dell'inaugurazione del sottopasso, punta il dito sulla viabilità che si andrà a creare con l'entrata in funzione della nuova via.
"Lo scorso 3 dicembre si è tenuto, alla Casa del Pellegrino, un incontro sull'apertura di questo sottopasso con un invito di partecipazione del sindaco e della giunta rivolto non alla cittadinanza ma agli abitanti di quartiere, praticamente una assemblea di quartiere! In quella circostanza è stata notata e criticata l'assenza di Italia Viva; una assenza per scelta! E non si tratta di polemica, Italia Viva riconosce e sostiene la necessità del sottopasso, ma ha anche uno sguardo allo stile delle comunicazioni del sindaco. Non ravvediamo alcun motivo di entusiasmo per un'opera attesa, con un Alleluia del sindaco, da 50 anni nei quali si sono consumati 31 mesi di ritardo su un totale di 45 di lavoro. Non si può non notare che in questi 45 mesi il sindaco Bergamaschi ha avuto responsabilità dirette sull'opera, prima in qualità di assessore ai Lavori Pubblici e poi di sindaco, cariche che ricoperto per un totale di oltre 140 mesi; e non si possono portate a scusante le corresponsabilità di Ferrovie dello Stato".
C'è anche da dire che il costo finale non è parente di quello iniziale.
"I maggiori costi di realizzazione dell'opera (preventivo iniziale 5.9 milioni di euro; costo finale 10.1 milioni di euro, il 53% a carico del comune di Crema, ndr) andranno a pesare sul bilancio dell'amministrazione comunale e quindi sugli incolpevoli cittadini di Crema e della Lombardia penalizzati per anni dai disagi derivanti dal passaggio a livello. Nei 45 mesi trascorsi e nei 140 mesi di presenza tra assessorato e come sindaco Bergamaschi non si è curato di valutare l'impatto che il sottopasso avrà sulla viabilità della città derivante dalla nuova situazione".
Tocca all'architetto Enzo Bettinelli porre all'attenzione i problemi della nuova viabilità.
"Ci sono parecchi punti critici. Serve una rotatoria dove adesso c'è il semaforo che immette al passaggio a livello per coordinare il traffico tra l'uscita della Buca e della stazione e i mezzi in arrivo da piazza Rimembranze. I ciclisti, con la chiusura delle sbarre, dovranno percorrere via Stazione per arrivare al sottopasso, senza ciclabile. Inoltre passati dall'altra parte dovranno attraversare a piedi perché la pista si interrompe. La rotatoria di via Gaeta è studiata male e genera problemi di sicurezza, soprattutto per il passaggio dei mezzi pesanti da e per il Famila".