Crema, 21 dicembre 2024
"La decisione dell’amministrazione comunale di Crema di abbassare la soglia di esenzione Irpef da 18mila a 15mila euro rappresenta un passo indietro nella tutela delle fasce più deboli della popolazione. Se da un lato riconosciamo le difficoltà economiche derivanti dai tagli imposti dal governo ai bilanci comunali, dall’altro riteniamo che scaricare il peso di queste difficoltà su chi già vive situazioni di fragilità non sia la scelta più giusta né coerente con i principi di equità e giustizia sociale", lo dice Gabriele Cavallini, di Sinistra Italiana.
"Crema, negli ultimi anni, si è distinta come un comune virtuoso in tema di esenzione Irpef - riprende, - posizionandosi sopra la media provinciale. Tuttavia, la nuova soglia di 15mila euro non può certo essere considerata un reddito benestante. Questa decisione, seppur giustificata dalla maggioranza come “sofferta”, manda un segnale fortemente negativo.
Ci sono alternative al provvedimento?
"Sarebbe stato possibile introdurre una maggiore progressività, chiedendo un contributo proporzionalmente più alto ai redditi maggiori, senza gravare ulteriormente su chi è già in difficoltà.
Sinistra Italiana Crema ritiene che oggi non sia più il tempo dei compromessi al ribasso, le crescenti disuguaglianze e le sempre più diffuse marginalità sociali hanno bisogno di prospettive e di vicinanza, possibili solo con la costruzione di un progetto politico capace di difendere le fasce più deboli, con scelte innovative che mettano al centro la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale e il diritto a condizioni di vita dignitose per tutti".