Crema News - Crema - "Non toccatemi il Cda" Il sindaco Fabio Bergamaschi e il consigliere d'opposizione Simone Beretta

Crema, 16 luglio 2025

Simone Beretta che non ti aspetti. L'esponente di Italia Viva in consiglio comunale ha convocato una conferenza stampa in piazza, come sua abitudine, per annunciare che sta per chiedere. la proroga di tutto il Cda della fondazione Benefattori cremaschi, dalla presidente Bianca Baruelli all'ultimo membro. Motivo? Semplice. Il Cda ha in mano una cinquantina di milioni del Pnrr che servono a far partire importanti lavori i ristrutturazione del Kennedy, dello Zurla e della Misericordia (vedi articolo cliccando qui) e quindi, secondo il nostro politico, è giusto che stiano lì a controllare, almeno fino a quando i lavori saranno avviati. Detto che queste ristrutturazioni impegneranno almeno tutto il 2025, sottolineato che dallo scorso gennaio e fino a lavori terminati il Cda, presidente in testa (che riceveva un appannaggio di 3000 euro/mese) non percepiscono un euro, insediare un nuovo Cda a zero euro e con 50 milioni di responsabilità non pare giusto.

Possibilità di far breccia nel sindaco con questo peana? Scarse, però Beretta di prova.

Perché la richiesta di prorogare questo Cda?

"Valuti il sindaco una proroga. Diversamente spieghi una scelta di potere tutta fine a sé stessa, avendo chiaro che a nomine fatte nessuno ha più titolo di toccare palla rispetto alle strategie e alle scelte della Fondazione Kennedy. Oggi una proroga avrebbe invece un significato di condivisione per quanto messo in campo in termini di investimenti dal Cda della Fondazione che sono tutt'altro che bruscolini. Ma significa anche consentire un iter amministrativo che eviti rischi di intoppi. Non vorrei pensar male ma a me questa discontinuità dentro investimenti certi un qualche dubbio me li crea"

Detto questo, gli argomenti che il nostro politico inanella sono anche altri.

"Un assessore defenestrato (Giossi) - attacca Beretta, - uno azzoppato nelle sue funzioni (Fontana), un nuovo dirigente ed un ulteriore capo di gabinetto. Sono cinque i consiglieri dimissionari, uno non riconfermato in giunta, uno neppure preso in considerazione, uno che abbandona il proprio gruppo uscendo dalla maggioranza, altri che hanno reiterato un atteggiamento alquanto discutibile verso gli elettori. Sembra che si stia giocando una costosa partita a scacchi e senza che il sindaco riconosca davanti alla città che dodici anni di amministrazione siano serviti a poco alla sua attuale conduzione. Quando le cose non girano per il verso giusto per lui la colpa è sempre degli altri. Troppe le cose che continuano però a non girare per il verso giusto e che continuano a essere senza risposta".

Qualcosa da rivendicare?

"La mancata fusione per incorporazione della fondazione Finalpia in quella della Benefattori cremaschi che avrebbe garantito un forte incremento del patrimonio a servizio di ulteriori investimenti per le tante fragilità degli anziani".