Crema News - Crema - Barriere architettoniche, noi no

Crema, 30 novembre 2024

"Apprendiamo dalla stampa che la giunta ha incontrato Cristina Piacentini, presidente di Zero Barriere per fare il punto della situazione sul progetto Crema città accessibile e che tra i progetti c'è quello per l’abbattimento delle barriere architettoniche in via Dante, ancora in ritardo sul crono programma, messo in calendario ormai per la scorsa primavera".

Lo dice Laura Zanibelli, consigliere di Forza Italia e rappresentante dell'osservatorio abbattimento delle barriere architettoniche.

Qualcosa non va?

"Tutto il rispetto per il lavoro che il Comitato propone da anni. Ma è singolare che la giunta abbia trovato il tempo per incontrare la sua rappresentanza quando a livello istituzionale, a settembre e a ottobre, i rappresentanti delle associazioni abbiamo chiesto più volte la convocazione dell'Osservatorio Abbattimento Barriere, con una proposta di agenda".

Quali erano i temi da proporre?

"Istituzione della figura dell’Accessibility Manager; avanzamento progetto di riqualificazione di via Dante; programmazione interventi Peba, che sappiamo essere non un piano ma un elenco di bisogni; riqualificazione di via Mazzini e via XX Settembre e della piazza antistante il Teatro S. Domenico; posizionamento di una pedana per garantire l’accessibilità al Mercato Austroungarico; proposta di redigere Disposizioni Comunali in merito all’accessibilità delle persone con disabilità ai locali o spazi in edifici privati aperti al pubblico; impegno assunto di dotare il semaforo tra Via Indipendenza e via Lago Gerundo e via Cattaneo di un identificatore per facilitare i disabili visivi, azione di cui già si è parlato - appunto solo parlato - in passati incontri dell’Osservatorio".

Perché non vi hanno ascoltato?

"Evidentemente alla giunta risulta più comodo incontrare un rappresentante specifico che l' Osservatorio, voluto dal consiglio intero e con più rappresentanti presenti. E' lecito incontrare privati, associazioni, rappresentanti, soprattutto se portatori di proposte progettuali, che peraltro trovano questi percorsi alternativi per avanzare proposte dato che quelli istituzionali non danno esito. Ma non ci abituiamo a questi continui sgarbi istituzionali di un'amministrazione che preferisce ritagliare spazi privati togliendosi dal confronto aperto a tutto tondo, tanto più nell’ambito di uno strumento, come l’Osservatorio, deciso in consiglio comunale".

Ma i lavori partono?

"La lentezza degli interventi rimane da vedersi e non vale più ormai la scusa di essere nuovi; diversi mesi sono passati e gli assessori alla partita tacciono. A questo punto tanto vale che il sindaco e la giunta dicano apertamente che non interessa più avere un organo consultivo quale l'Osservatorio Abbattimento Barriere e lo sciolgano; peccato dovranno passare in Consiglio ma dubitiamo che i consiglieri, soprattutto di maggioranza, votino contro. Ma, come sempre, i fatti sono più chiari delle loro parole".