Crema, 17 maggio 2025

"Quella lezione non era da fare".

Ha cominciato la Lega ad additare come profana la lezione sull'Islam tenuta alla quinta elementare della scuola di Santa Maria della Croce, l'altro giorno, da Hamid Tahiri, responsabile del centro islamico cremasco, invitato dalle maestre (cristiane). Andrea Bergamaschini ha bollato quanto accaduto come episodio gravissimo, mettendo in mezzo la parlamentare europea della Lega Isabella Tovaglieri. "È ora di dire basta per salvaguardare il nostro futuro: oggi accettiamo lezioni di Islam apparentemente innocue, domani potremmo trovarci a dover difendere le conquiste occidentali in termini di libertà, uguaglianza e diritti", ha fatto sapere Bergamaschini, mentre l'europarlamentare ha detto: "No all’indottrinamento islamico alla scuola primaria. Mentre sempre più scuole censurano i simboli del cristianesimo, si moltiplicano le iniziative didattiche volte all’indottrinamento dei bambini alla religione islamica, come quella che ha interessato la scuola primaria di santa Maria".

"Parlare di indottrinamento islamico - ha fatto sapere Paolo Losco, di Sinistra italiana - per descrivere un’ora di lezione, su richiesta delle insegnanti di religione cattolica, in cui Hamid Tahiri ha risposto con pacatezza e disponibilità alle domande dei bambini sull’Islam, significa alimentare volutamente una narrazione falsa e pericolosa".

Nel centro sinistra c'è stato un certo subbuglio e poi è stato deciso che oggi nessuno avrebbe dovuto commentare, affidando al sindaco Fabio Bergamaschi la risposta alla Lega.

"Io non mi pronuncio sul pessimo intervento della Lega - ha scritto il primo cittadino. - La più becera propaganda si commenta da sé. Intervengo però sentendo il dovere di esprimermi a difesa e sostegno non solo delle maestre di Santa Maria, ma di tutti gli insegnanti, alle prese quotidianamente con la complicata questione affidata alle loro mani. Pur essendo l'iniziativa di cui stiamo parlando il frutto autonomo della scelta formativa della scuola di Santa Maria e delle insegnanti di religione, colgo l'occasione per ringraziare la Diocesi e le scuole per la collaborazione messa in campo in questi anni per costruire ponti e relazioni solide e positive tra le persone".

Tutto finito? No, perché ci sono domande che non hanno risposta. Per esempio, le famiglie erano avvertire dell'intervento di Tahiri ed erano d'accordo nel lasciare in classe i propri figli? Il dirigente d'istituto Attilio Maccoppi ha sentito la necessità di divulgare un lungo intervento nel quale ribadisce la validità del progetto Parole di pace, col quale i bambini vengono a contatto con lingue madri e che prevede l'intervento di genitori, parenti, esperti e amici. "L'insegnante di religione mi ha chiesto di poter contattare rappresentanti di diverse religioni che potessero rispondere alle domande degli alunni" e chiude l'intervento diffidando chiunque dal rilasciare immagini e interviste senza la sua autorizzazione.