Crema, 20 maggio 2025

È andata meravigliosamente bene.

Sabato sera un teatro San Domenico sold out ha applaudito, a più riprese, gli attori e le attrici di Fondazione Alba Anffas Crema, che hanno portato in scena lo spettacolo InVisibili: in fondo basta guardarsi dentro. Le persone con disabilità hanno danzato, recitato, parlato di sé e delle loro vite, portando il pubblico nel loro intimo più profondo, raccontando il viaggio che le ha condotte a essere da invisibili a visibili. “Se qualcuno non saluta –s’è ascoltato nelle prime scene – ci sentiamo come fantasmi. Ci sentiamo invisibili quando non possiamo scegliere, quando non ci ascoltano e ci tarpano le ali. Ma siamo consapevoli che non vogliamo essere invisibili, vogliamo essere cercati perché essere cercati significa essere preziosi. Abbiamo tolto le maschere, perché noi esistiamo, siamo unici come tutte le persone del mondo. È tempo di cambiare, di lasciarci realizzare i nostri desideri”.

Ventinove gli attori sul palco in una rappresentazione ideata dalle educatrici Alice Guanzini e Chiara Marchesi. Le incursioni dell’attore e regista Nicola Cazzalini e delle ballerine dell’associazione Liberi e Forti Asd, le immagini, la danza, le parole “ci hanno aiutato a sussurrare alle lucciole i nostri ‘vorrei’ e i nostri bisogni. Finalmente allo specchio ci vediamo, ne abbiamo fatta di strada. Ci riconosciamo, abbiamo voglia di futuro. Siamo orgogliosi, consapevoli, ci accettiamo, siamo belli, siamo fiori in un vaso, siamo forti. Siamo visibili!”, le conclusioni dei protagonisti.

“InVisibili”, pronto a sbarcare anche in altri teatri in futuro, è nato da un percorso psicocorporeo sulla consapevolezza e sul riconoscimento delle emozioni, cominciato nel 2022. “Un lavoro nato da un lungo percorso di più di un anno – ha sottolineato il presidente Marchesi –. Non uno spettacolo con e per le persone con disabilità, ma una rappresentazione fatta di persone che si sono messe insieme per regalare un’importante riflessione”. Le lacrime di gioia e commozione finali del presidente hanno ben descritto quanto accaduto in teatro.

“Tutti i testi sono dei ragazzi. Il teatro ci è parso la forma artistica più adatta per esplorare un tema emerso dai vissuti di chi ha preso parte al percorso”, ha ricordato Chiara dopo il boato finale del pubblico.“Siamo molto soddisfatte – le ha fatto eco Alice –. Ci avete emozionati tutti. Siamo orgogliose di voi, attori e attrici. Avete parlato ai nostri cuori e a quelli di tutto il pubblico, condividendo con coraggio paure, ansie, gioie e traguardi”.