Crema News - Come se Dio non ci fosse Don Natale durante un'escursione

7 di Pasqua anno B Ascensione del Signore

 La Parola: ​​At 1,1-11  Sal 46  Ef 4,1-13 Mc 16,15-20:

 Dal Vangelo secondo Marco ​​Mc 16,15-20

 In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

Parola del Signore.

 

(Don Natale Grassi Scalvini) L’altro giorno al telegiornale han detto che il mese di aprile appena trascorso è stato il più caldo di sempre. Subito ho pensato che in realtà al massimo è stato il più caldo da quando abbiamo cominciato a misurare le temperature in modo scientifico e sistematico, quindi circa gli ultimi cento anni; ben poca cosa rispetto ai milioni e milioni e milioni… di anni della terra. Pensando poi agli ultimi venti giorni sinceramente mi è venuto anche qualche dubbio sulla serietà delle misurazioni attuali. Ma evidentemente le temperature percepite qui da noi in Lombardia non sono quelle misurate nel resto della terra e dobbiamo quindi allargare un po’ l’orizzonte per comprendere alcuni dati.

Mi chiedo anche se gli apostoli, di fronte al comando di Gesù di andare a predicare in tutto il mondo e a ogni creatura, fossero davvero consapevoli di quanto sia grande il mondo, loro che chiamavano Mare il lago di Galilea, perché non sapevano neanche quanto in realtà fosse grande il mare Mediterraneo, figuriamoci l’oceano Pacifico. Eppure sono partiti fidandosi della promessa di Gesù e della sua Parola.

Adesso noi sappiamo bene quanto è grande il mondo e quanti sono i popoli della terra e quanti ancora non conoscono o non credono alla parola di Gesù. Inoltre sappiamo anche di quanti tra di noi. pur avendo conosciuto il messaggio evangelico e aver anche ricevuto tutti i Sacramenti, vivano in realtà come se Dio non ci fosse, preoccupati soltanto del loro piccolo benessere o dei problemi concreti quotidiani. Potremmo avere tanti motivi per dire che Gesù esagera nel chiedere questo tipo di impegno missionario, tra l’altro proprio il giorno in cui ci lascia fisicamente e sale al Padre, lasciando a noi il compito di continuare la sua missione.

Ovviamente ciò che ci manca non è il mondo o la gente a cui predicare o i fratelli da riavvicinare alla Chiesa: il difetto sta nella nostra debole fede. Non pretendo di paragonarci agli Apostoli e alla loro fede, anche se pure loro ci han messo un po’ per arrivare alla fiducia totale alla parola del Signore, però certamente se prendiamo sul serio il Vangelo non possiamo accontentarci di seguire il ritmo ordinario della vita ecclesiale senza preoccuparci della testimonianza personale da dare a tutti nostri fratelli e sorelle. Non tocca poi a noi misurare i frutti o quantificare il successo della nostra opera di missione, ma almeno sentirci ingaggiati dal Signore a essere tutti, e non solo i preti e i catechisti o i vari volontari della parrocchia, a diffondere la sua parola soprattutto con l’esempio della vita e se capita, come diceva San Francesco, anche con le parole, è un dovere che non possiamo trascurare.

Dopo duemila anni di cristianesimo non possiamo certo sentirci in colpa per gli errori e le lentezze del passato, ma non possiamo neanche adesso rifugiarci dietro il paravento che oggi stanno cambiando molte cose e che la fede non è più riconosciuta come un valore importante nella vita quotidiana e che la rivoluzione digitale ha cambiato la mente delle persone.

Non aspettiamoci soluzioni o proposte semplici e a buon mercato per risolvere i problemi della Chiesa e poter tornare alla situazione del tempo passato. Tocca proprio a ciascuno di noi invece trovare il modo semplice e concreto con cui vivere con coerenza la nostra fede, sapendo che Gesù asceso al cielo non ci lascia soli e che sempre ci accompagna sostenendo la nostra speranza e tutti i germi di bene che ancora tante persone buone fanno crescere nel mondo e in mezzo a noi. Viviamo i prossimi giorni in attesa del dono dello Spirito Santo che porterà a compimento la gioia della Pasqua donandoci la forza e il coraggio necessari per essere sempre più testimoni credenti e credibili delle meraviglie che ancora oggi il Signore compie per amore verso tutti i suoi figli. Le preoccupazioni non mancano e allora ancor di più deve crescere la nostra speranza nel sostegno quotidiano del Signore Gesù e della Vergine Maria sempre pronti ad accompagnare i nostri buoni propositi con la loro benedizione e protezione.