Lodi, 21 dicembre 2025
(Andrea Biraghi) A Lodi la qualità dell’aria peggiora rispetto allo scorso anno. Dai dati di Arpa Lombardia, aggiornati al 18 dicembre, emerge che nel capoluogo le giornate di superamento del limite giornaliero di Pm10 sono state 47, cinque in più rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che colloca Lodi al secondo posto in regione per numero di sforamenti, dietro soltanto a Milano.
Il limite massimo consentito dalla normativa è fissato a 35 giorni annui e risulta quindi superato anche quest’anno. Il confronto con il passato mostra tuttavia un miglioramento di lungo periodo: nel 2006 i superamenti erano stati 162, segno di una riduzione progressiva delle concentrazioni, pur in presenza di criticità ancora rilevanti.
A livello regionale il quadro è diverso. In Lombardia la qualità dell’aria evidenzia segnali complessivamente positivi, con una diminuzione delle concentrazioni di inquinanti nella maggior parte delle province e una probabile tenuta dei limiti annuali, in particolare per il Pm10.
Per quanto riguarda gli altri inquinanti, a Lodi i valori medi di Pm2.5 risultano in linea con quelli dello scorso anno e con quelli degli altri capoluoghi lombardi. Anche il biossido di azoto si mantiene sotto la soglia di legge nella media annuale. La principale criticità resta quindi legata al Pm10.
Secondo Arpa, sulla situazione lodigiana incidono fattori locali come traffico, riscaldamento e condizioni meteorologiche sfavorevoli alla dispersione degli inquinanti, elementi tipici della Pianura Padana. Ne emerge una Lombardia in miglioramento nel complesso, ma con territori che continuano a registrare livelli più elevati rispetto alla media regionale.