Dal territorio, 13 agosto 2025

Fabio Pilenga è la vittima dell’incidente avvenuto sabato pomeriggio sul sentiero per il rifugio Curò. Era nato a Treviglio il 1° maggio 1972 e viveva a Stezzano. Era uno sportivo, gli piaceva andare in bicicletta ma soprattutto amava la montagna, in tutti i modi. Aveva preso uno dei grandi appartamenti delle tre palazzine del Quartiere Ronchi, nella frazione Lizzola di Valbondione, in cui saliva spesso nei periodi liberi dal lavoro. D’inverno praticava sci e scialpinismo, e si era appassionato anche al dibattito sulla realizzazione del comprensorio Colere-Lizzola, al quale era favorevole.  

L’incidente che gli è costato la vita è avvenuto poco dopo le 17, quando il gruppetto con Pilenga aveva cominciato la discesa per tornare in paese. È successo in un punto del sentiero a un chilometro di distanza in linea d’aria dal rifugio quando un masso si è staccato dal pendio a monte del sentiero e ha colpito in testa Fabio Pilenga. La moglie e le figlie sono rimaste illese ma con gli occhi terrorizzati hanno visto l’uomo cadere poi lungo la scarpata e rotolare fra le pietre per una ventina di metri.

È stato subito dato l’allarme e un elicottero è partito dall'ospedale di Bergamo Papa Giovanni e anche il Soccorso alpino ha fatto uscire una squadra. Sono stati i sanitari del 118 i primi ad arrivare sul posto dell’incidente, hanno effettuato una manovra rianimativa ma alla fine hanno dovuto arrendersi.

Il corpo è stato restituito alla famiglia dal magistrato. I funerali sono previsti in mattinata. (Leggi il necrologio cliccando qui).